I democristiani di San Marino a confronto con i cittadini su stabilità finanziaria e innovazione tecnologica

I democristiani di San Marino a confronto con i cittadini su stabilità finanziaria e innovazione tecnologica

Durante le recenti serate organizzate dal Partito democratico cristiano sammarinese, si sono tenuti due importanti incontri, che, stando a quanto afferma lo stesso Pdcs, “hanno offerto un’importante occasione per discutere le strategie di sviluppo e le politiche di gestione economica che caratterizzeranno il futuro del nostro Paese”.

La prima serata, intitolata “Stabilità finanziaria e gestione del debito”, ha visto gli interventi di Marco Mularoni, Elena Tomassoni, Stefano Giulianelli, Alice Mina e Marco Gatti.

Dal comunicato del Partito democratico cristiano sammarinese emerge che Marco Mularoni “ha evidenziato il percorso virtuoso intrapreso dal Paese, caratterizzato da riforme strutturali e normative che hanno reso San Marino sempre più allineato agli standard europei”, e “sottolineato come la stabilità economica e finanziaria sia cruciale per attrarre investimenti esteri, ribadendo l’importanza di un sistema bancario solido”.
Mularoni “ha anche discusso la necessità di continuare su questa strada, implementando ulteriori misure per garantire la sicurezza dei conti pubblici e promuovere la fiducia degli investitori internazionali”.

Elena Tomassoni “ha sottolineato come il governo sia riuscito a completare l’importantissimo percorso di Associazione all’Unione europea, che inizierà a produrre i suoi effetti dal gennaio 2025 e rappresenta una grande opportunità per i giovani sammarinesi sia in termini di mobilità che di formazione”.
Inoltre, “ha elogiato la politica economica non recessiva adottata durante la pandemia, che ha evitato aumenti della pressione fiscale e ha messo in campo interventi importanti per famiglie e imprese”, e riflettuto sulla sostenibilità del debito pubblico, sottolineando che uno Stato deve indebitarsi in modo responsabile per finanziare investimenti produttivi, evitando spese improduttive e mirando a una gestione oculata delle risorse”.

Stefano Giulianelli “ha posto l’accento sull’importanza di implementare una strategia di progressiva ‘riconversione’ del debito estero in debito interno; spiegato che questo processo dovrà essere portato avanti nel medio-lungo termine per non pregiudicare l’equilibrio patrimoniale e finanziario degli istituti bancari sammarinesi, raggiunto negli ultimi due anni”, e “affrontato il tema dell’eccessiva onerosità del debito estero, sottolineando la necessità di un’analisi attenta e competente del bilancio pubblico”.
Sempre Giulianelli “ha evidenziato che, sebbene la quota degli interessi passivi sui titoli del debito pubblico sia significativa, essa è ancora sostenibile dai conti pubblici grazie alle buone prospettive di crescita dell’economia reale, come certificato dal Fondo monetario internazionale”.

Alice Mina “ha evidenziato quanto le relazioni bilaterali tra istituzioni finanziarie possano agevolare San Marino nel dare sicurezza ai conti pubblici e nel gestire il debito con diligenza” nonché “sottolineato che la gestione della finanza pubblica rimane un aspetto chiave della politica economica del Paese, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse per erogare servizi di eccellenza ai cittadini e realizzare investimenti”.
Ancora la Mina “ha parlato dell’importanza della cooperazione internazionale per rafforzare le capacità istituzionali delle Banche Centrali, promuovendo buone prassi e contribuendo alla stabilità finanziaria mondiale”, e “concluso affermando che San Marino deve continuare a perseguire la strada della cooperazione internazionale per accrescere competenze e conoscenze, incrementando l’efficacia dell’attività di vigilanza”.

La seconda serata, intitolata “Futuro innovativo”, ha visto la partecipazione di Emanuele Cangini, Vittorio Brigliadori, Manuel Ciavatta, William Casali e Luca Beccari.

Emanuele Cangini “ha evidenziato l’importanza di una transizione digitale globale che coinvolga vari settori come l’istruzione, la sanità e l’imprenditoria” nonché “parlato della diversificazione del debito pubblico attraverso la tokenizzazione, proponendo l’uso di una moneta digitale per ridurre il rischio sistemico”.
Successivamente Cangini “ha spiegato come la tokenizzazione possa aumentare la diversificazione del debito pubblico, creando una moneta digitale di San Marino per diminuire il rischio sistemico associato alla mancanza di diversificazione”.

Vittorio Brigliadori “ha discusso come la tecnologia possa essere un veicolo prezioso per amplificare il potenziale turistico e culturale di San Marino; parlato dell’importanza di utilizzare le risorse tecnologiche per mettere in risalto le risorse umane e culturali del Paese, creando sinergie con amministrazioni e soggetti limitrofi, e sottolineato come la tecnologia debba essere al servizio dell’uomo, non il contrario, e che le dinamiche turistiche possano beneficiare enormemente dall’uso della tecnologia per creare opportunità e progetti condivisi”.

Manuel Ciavatta “ha sottolineato come, già oggi, il Paese non sia all’anno zero rispetto alla digitalizzazione, ma sia il settore pubblico sia il privato stanno offrendo servizi attraverso piattaforme digitali che favoriscono la vita dei cittadini”, ed “evidenziato come l’implementazione dell’Agenda Digitale e lo sviluppo delle infrastrutture in fibra ottica, siano iniziati proprio con il governo del 2012 a guida Dc, segno molto forte della volontà chiara da parte del Partito democratico cristiano sammarinese di portare una forte componente di innovazione tecnologica al Paese, necessaria a supportare e potenziare lo sviluppo in tutti i settori della nostra economia”.

William Casali “ha enfatizzato la necessità di una collaborazione stretta tra pubblico e privato per affrontare le sfide dell’innovazione e della tecnologia; sottolineato l’importanza della fiducia dei cittadini nelle tecnologie digitali e la necessità di alfabetizzazione digitale per tutta la popolazione; parlato della sinergia necessaria tra pubblico e privato per sviluppare tecnologie avanzate come la telemedicina, la digitalizzazione dei servizi della Pubblica amministrazione e l’uso delle criptovalute per spingere la finanza verso l’innovazione”.

Il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, “ha concluso l’evento parlando della visione olistica della transizione digitale, sottolineando l’importanza di infrastrutture solide come la rete in fibra ottica e il mobile; parlato dell’implementazione della firma digitale e dell’identità digitale per migliorare il dialogo tra Pubblica amministrazione, imprese e cittadini; evidenziato come questi progetti siano fondamentali nell’ottica dell’Accordo di associazione all’Unione europea, che richiede un dialogo telematico prevalente con le istituzioni europee”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy