Gruppo Delta: i dipendenti invitati a fare “sacrifici economici” mentre CR San Marino brinda per l’incremento degli utili
La vicenda del futuro del Gruppo Delta, di proprietà della CR San Marino, è giunta ad uno snodo fondamentale e, nello stesso tempo, a dir poco, paradossale.
Come in una rappresentazione teatrale, che potremmo intitolare il “Grand Guignol Delta”, i principali attori – la Banca d’Italia, la CR San Marino e i dipendenti del Gruppo Delta – stanno recitando l’atto finale.
Gli oltre 650 lavoratori del Gruppo Delta, unici capri espiatori della infausta vicenda, sono in attesa di apprendere, visto che i Commissari hanno dichiarato una scarsità di “risorse finanziarie” disponibili, se dovranno rinunciare ad una cospicua parte del loro stipendio per consentire un allineamento temporale dell’operatività INPS all’utilizzo del fondo emergenziale. La proposta dei Commissari si è tradotta in una possibile riduzione degli orari di lavoro di ben il 60%, respinta dai sindacati che hanno, al contrario, ufficializzato un realistico ricorso ai contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro massimo del 30% (proposta a cui i Commissari non hanno ancora dato una risposta).
La Banca d’Italia, nel frattempo, ha inflitto oltre un milione e centocinquantamila di euro di sanzioni pecuniarie ai vertici del Gruppo Delta e della Cassa di Risparmio di San Marino per riscontrate carenze nell’organizzazione e nei controlli interni, nell’istruttoria, erogazione, gestione e controllo del credito del gruppo bancario da parte dei componenti il Consiglio di amministrazione, carenze nei controlli del gruppo bancario e omesse comunicazioni all’Organo di Vigilanza da parte dei componenti il Collegio sindacale e, sorpresa, udite, udite, per inosservanza delle norme sulle partecipazioni al capitale delle banche.
Di contro, la Cassa di Risparmio di San Marino, dichiaratasi sensibile alle problematiche del proprio personale, ha ufficializzato un risultato lordo di gestione 2009 di ben 66,7 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente di quasi il 43%, e un utile netto di 8 milioni, più 7% rispetto al 2008.
Sintetizzando, mentre la CR San Marino, proprietaria di Delta, “brinda” per i buoni risultati economici conseguiti e la Banca d’Italia e i suoi Commissari sono pronti a “brindare” per essere riusciti a scongiurare, grazie all’accordo ex art 182 bis, il crack Delta, dal quale dipende la sopravvivenza della CR San Marino nonché il futuro della stessa repubblica del Titano, dall’altra per i dipendenti del Gruppo Delta c’è poco da “brindare” visto l’incerto futuro lavorativo che si sta delineando.
Per tale motivo, i lavoratori del Gruppo Delta seguono con vigile attenzione l’evoluzione della situazione del Gruppo, il prossimo incontro è calendarizzato il 12 Maggio, in quanto valutano impensabile ed inaccettabile che il sistema bancario, la CR San Marino, la Banca d’Italia e i suoi Commissari possano uscire da tale situazione, accollandosi esclusivamente i costi “finanziari” senza alcun riguardo per le ricadute sul personale.
Allo scopo di riportare dignità e tranquillità tra i lavoratori che tanto hanno dato in termini di disponibilità e professionalità, la UGL Credito di Roma, continuerà a sollecitare e sensibilizzare tutte le parti coinvolte allo scopo di individuare le soluzioni in grado di garantire un futuro lavorativo ai seicentocinquanta lavoratori Delta e, cosa più importante, di porre la parola “fine” allo stato di incertezza.