Il miglior esempio di continuità in negativo, nell’azione dei due governi che si sono succeduti nella Repubblica di San Marino dopo le elezioni del 2006, con i governi precedenti, è la distruzione del territorio.
Basta ricordare
la farsa della sostituzione della Commissione Urbanistica con la Commissione delle Politiche Territoriali. Tutti hanno sotto gli occhi tutti i giorni la selva delle gru. Selva di gru che si è andata ulteriormente infittendo in questi ultimi anni come ha denunciato anche recentemente l’Associazione Micologica attraverso Il Sottobosco. E qualcuno ancora si bea nel parlare dei ‘famigerati anni ’90’!
Si aggiunga il rilascio delle residenze con i pretesti più vari, nonostante i propositi di provvedervi con una nuova regolamentazione sempre annunciata e sempre rimandata.
Da ultimo la notizia dell’aumento abnorme dei frontalieri: ‘i dati aggiornati al mese di dicembre del 2007 ci dicono per i lavoratori frontalieri di una crescita record di quasi il 10% in più, pari a 550‘ unità (fonte sindacale). Di qui verranno i futuri clienti degli appartamenti prodotti dalla selva di gru?
Già una decina di anni fa si andava dicendo che il frontalierato, creato in questo modo, può diventare
una bomba sotto la nostra sovranità con innesco a Roma. Sono note le difficoltà che si incontrano a Roma proprio su questa materia. Eppure, nulla di nulla. Come la Repubblica di San Marino fosse senza governo, in balia del caso, o, meglio, degli interessi privati.