David Oddone di
L’Informazione di San Marino titola: Fiscal drag, i frontalieri
minacciano “non paghiamo e sciopero a oltranza” / “Decisione del
governo discriminatoria. Perché non ci ammassano anche su un treno e ci
traducono al lavoro?” Il
Governo rischia una causa collettiva con richiesta danni e
mora / Si rischia scontro sociale: “Quando ci ritroveremo con 200 euro
in meno al mese saranno dolori ”
La polemica
legata al “fiscal drag”, ovvero il furto legalizzato dei soldi dalla busta
paga dei lavoratori, ma solo se frontalieri, si allarga e rischia di sfociare
in una vera e propria “guerra
di classe”.
“Ho parlato col commercialista
e col mio datore di lavoro – dice un dipendente italiano – e stiamo studiando
il modo per non pagare il fiscal drag. Quando ci verrà richiesto, impugneremo
tutto davanti al giudice essendo tutto questo palesemente anticostituzionale e
discriminatorio. Il mio avvocato mi ha detto che è una causa già vinta. Come
me, sappia il governo,
faranno tanti altri italiani: da noi non prenderanno soldi”. E per il Titano
paradossalmente sarebbe quasi un bene se il “fiscal drag” venisse impugnato e
la decisione del governo bloccata subito dal tribunale. Essendo palesemente
incostituzionale infatti, fra un anno lo Stato potrebbe ritrovarsi nella
condizione di dover ridare i soldi indietro, in una volta sola, ai 6mila
frontalieri, compresi danni e mora. Una “botta” capace di mettere in ginocchio
il Paese ancora di più dello scudo fiscale.
meteo di N. Montebelli