Il caso Lolli. che con un buco di 50 milioni ha coinvolto sei finanziarie della Repubblica di San Marino, ogni giorno aggiunge un motivo per attirare l’attenzione dei media.
Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino titola: Telefona di nascosto agli altri indagati, arrestato il finanziere ‘amico’ di Lolli / Dagli arresti domiciliari e nonostante il divieto Parpiglia avrebbe fatto 250 chiamate
Spudorato, il tenente colonnello Angelo Parpiglia, il finanziere bolognese arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla Rimini
Yacht. Nonostante si trovasse ai domiciliari con il divieto di comunicare con chicchessia (tranne avvocato e familiari), nell’arco di un mese avrebbe fatto invece almeno 250 telefonate, alcune di queste addirittura ad altri personaggi coinvolti nell’indagine.
Risultato, ieri sono andati a prenderlo e l’hanno trasferito nel carcere di Ferrara. Il sospetto degli inquirenti è che Parpiglia cercasse in qualche modo di concordare una ‘strategia difensiva’ con altri indagati.
Altre chiamate riguarderebbero invece utenze intestate a nordafricani e romeni.
Convinto di essere più furbo degli inquirenti, l’ufficiale aveva utilizzato una vecchia carta sim, sicuro che nessuno sapesse della sua esistenza. Ma si sbagliava e i tabulati hanno registrato la «loquacità» del colonnello che al telefono, dicono, era parecchio nervoso.
Accadde oggi, pillola di storia sammarinese