Giornata di tregua nella Striscia di Gaza, da cui il presidente israeliano Olmert ha ordinato il ritiro delle proprie truppe, in concomitanza con l’appello Usa di ieri, che invitava a cessare le violenze, e con la visita di 2 giorni del segretario di stato statunitense Condoleezza Rice, che parteciperà ai colloqui di pace tra i due Paesi.
Il leader israeliano, però, ha precisato che le azioni militari, che per 5 giorni hanno insanguinato la Striscia di Gaza, verranno portate avanti, almeno fino a quando i militanti palestinesi ridurranno il lancio di razzi oltre confine.
L’elevato numero di vittime dei giorni scorsi, tra cui si contano molti bambini, ha destato la preoccupazione dell’Unicef, che ha chiesto maggiore protezione dei civili.
La notizia del ritiro è stata accolta come una vittoria da parte di Hamas, che ha comunque annunciato che non cesserà di colpire Israele.
Alla proposta avanzata dal ministro degli esteri palestinese Riad al-Malki di inviare una forza internazionale di peacekeeping nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupate, Hamas ha opposto un netto rifiuto.
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