L’Informazione di San Marino: e se l’Ocse avesse ragione?

L’Informazione di San Marino: e se l’Ocse avesse ragione?

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino prende in esame la relazione esistente fra la   la Repubblica di San Marino e l’Ocse.

Nell’ultimo report  Ocse San Marino è finito con Tobago.

Basta guardarsi intorno per rendersi conto che l’Ocse non ha tutti i torti. Non è mai stato fatto un censimento catastale. Non è chiaro di chi siano i patrimoni. Non si sa se dietro ad una società e ad un prestanome sammarinese ci sia in realtà qualcun altro. E’ questo che non si conosce perché mancano all’amministrazione pubblica i dati e, secondo quanto sollevato dall’organismo internazionale, sono assenti i mezzi per ottenerli. 

Questa è la trasparenza che viene richiesta.

E’ una pretesa troppo invadente? E’ un attacco alla sovranità? Forse. Allora ci potrà anche non stare bene, però occorre essere coscienti che è esattamente ciò che chiedono, evitando di fare finta di non avere capito, come se fossero gli altri ad essersi spiegati male o a non volersi spiegare affatto. Il problema, insomma, è politico.

Non si può continuare a fare, come si dice, “i matti per non pagare la tassa”. E mai adagio fu più azzeccato, perché se cominciasse San Marino ad utilizzarla la sua sovranità, conoscendo per primo a chi appartengono i patrimoni, sarebbe in grado, in un periodo di crisi come l’attuale, di fare una riforma tributaria realmente equa ed efficace. A meno che non sia proprio questo che frena

 

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Accadde oggi, pillola di storia sammarinese

 

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