Lavoro, Csdl replica ad Andrea Zafferani sui dati dell’occupazione

Lavoro, Csdl replica ad Andrea Zafferani sui dati dell’occupazione

La CSdL interviene in relazione al post pubblicato dal Consigliere ed ex Segretario di Stato per il Lavoro Andrea Zafferani rispetto al commento del sindacato relativo alla liberalizzazione delle assunzioni, introdotta dallo stesso Zafferani nel 2017 e sospesa a metà 2020.

La frase incriminata è quella che terminava con “… aveva invece prodotto un aumento importante del numero dei lavoratori frontalieri, ma al contempo non si era ridotta la disoccupazione interna.

“In effetti – scrive il sindacato – riguardando il testo prima della pubblicazione ci è sfuggita la conclusione con ‘in misura altrettanto significativa’.

Anche nel periodo 2016 – 2019, il numero degli occupati sammarinesi e residenti era salito ma, come dimostrano i numeri, in misura decisamente ridotta rispetto alla crescita occupazionale: 357 unità su un totale di 1.401, pari al 25%.

Gli effetti della revoca della liberalizzazione, o meglio condizionata in base al tasso di disoccupazione, avvenuta a metà 2020, si sono subito visti. Nel biennio successivo (2019 – 2021), a fronte di 730 nuovi posti di lavoro nel settore privato, 424 sono stati occupati da lavoratori sammarinesi e residenti, pari a ben il 58%.

Il Consigliere Zafferani – commenta il sindacato – dice che colpevolmente dimentichiamo che anche il provvedimento da lui voluto era legato al tasso di disoccupazione. Ammettiamo di non ricordarlo e quale riferimento avesse: nel 2017 era oltre il 6%, un dato piuttosto allarmante per la realtà sammarinese.
Questi erano e rimangono i motivi della nostra critica, compresa quella che non riteniamo fosse un vanto il “gruzzoletto” derivante dal pagamento della tassa del 4,5% da parte delle imprese per l’assunzione dei lavoratori frontalieri. L’obiettivo prioritario doveva essere quello di occupare i cittadini sammarinesi e residenti il prima possibile, visto anche il lungo periodo di crisi di sistema ed occupazionale che avevamo alle spalle”.

 

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