LICENZOPOLI. COMMISSIONE APPROVA A UNANIMITA’ ODG PATTO
BARTOLETTI: CLIMA SERENO E POSIZIONI CONDIVISE
Clima disteso e positivo ieri in commissione Finanze, nonostante il tema fosse caldo, quell’indagine denominata “licenzopoli” che ha portato alla luce tanti casi di societa’ fantasma, imprese fittizie e doppie abitabilita’, facendo emergere un limite fragile tra legalita’ e illegalita’. Il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli, ha relazionato sugli atti dell’indagine e il dibattito si e’ sviluppato in maniera concorde. Cio’ nonostante sono stati due gli ordini del giorno presentati, uno da parte del Patto per San Marino, approvato all’unanimita’, e l’altro dal Partito dei socialisti e dei democratici con il sostegno di Sinistra unita, non approvato per non avere ottenuto la maggioranza dei voti favorevoli dei presenti: sei i si’, contro cinque contrari e due astenuti. In aula non si sono visti tra l’altro gli esponenti dell’Unione per la Repubblica e del Partito socialista riformista sammarinese. Assenza che ha creato stupore in qualche consigliere, come Teodoro Lonfernini del Partito democratico cristiano sammarinese, che si chiede “quale imbarazzo ne abbia impedito la presenza”. Nessun motivo di imbarazzo, invece, sulle votazioni: “Quando si parla di trasparenza, legalita’ e correttezza non c’e’ motivo per delle divisioni, ieri- aggiunge- abbiamo fatto un buon lavoro facendo emergere un intento comune di andare verso un sistema senza incertezze”. Il documento presentato dalla maggioranza, partendo dalle anomalie e dai comportamenti stigmatizzati dall’indagine, mette in luce come la nuova legge sulle licenze abbia risolto molte delle problematiche riscontrate, impedendo interpretazioni di sorta della normativa.
E chiede piu’ coordinamento tra i diversi uffici interessati, urbanistica, industria, tributario, catasto e registro e ipoteche, e da’ mandato al congresso di Stato per una “piena attuazione della legge sulle licenze e della delibera del 2009 sugli incarichi. L’obiettivo e’ correggere, se ci sono, le falle nel sistema di concessione come di ritiro delle licenze, e di impedire che certi fenomeni si verifichino di nuovo. L’odg dell’opposizione, su cui a lungo si e’ cercata condivisione, chiedeva l’invio di tutti gli atti dell’indagine e delle sentenze alla commissione Affari di giustizia, atto ritenuto non utile dalla maggioranza dato che avrebbe potuto creare una querelle infinita. Cosi’ si e’ modificata la commissione con l’avvocatura di Stato. Ma l’accordo non e’ stato trovato e dunque l’odg non e’ passato.
Comunque, commenta il presidente della commissione Federico Bartoletti, consigliere della Democrazia cristiana, “c’e’ stato un clima positivo durante i lavori. La relazione del segretario di Stato e’ stata esauriente, anche sugli aspetti quantitativi dell’indagine. Nonostante un solo odg sia stato approvato le posizioni emerse erano condivise”.