L’informazione di San Marino: I segretari Esteri e Finanze scrivono ai rispettivi colleghi italiani

L’informazione di San Marino: I segretari Esteri e Finanze scrivono ai rispettivi colleghi italiani

L’informazione di San Marino

I segretari Esteri e Finanze scrivono ai rispettivi colleghi italiani

Il Titano minaccia incidente  diplomatico: “Evidente forma di aggressione verso il sistema sammarinese”

Antonio Fabbri

Per il comunicato della guardia di finanza si rischia l’incidente diplomatico.

E’ di ieri la notizia dell’operazione Torre d’Avorio. L’operazione della Guardia di finanza di Forlì – ma il comunicato è stato diramato dall’ufficio stampa centrale della Gdf di Roma – ricostruisce che in sei anni, secondo quanto scoperto dalla Guardia di finanza, tra il titano e l’Italia sono state movimentate in entrata e in uscita somme per oltre 33miliardi di euro (di questi circa venti entrati e 10 usciti) connesse a ipotesi di riciclaggio di denaro di provenienza illecita, evasione fiscale e illecita esportazione di capitale. Impressionante anche il numero delle persone monitorate, oltre 58mila. 58.841 soggetti, per la precisione, sotto la lente della Gdf 26.953 italiani e 31.888 tra sammarinesi ed esteri, tra persone giuridiche e persone fisiche. Già accertati, su oltre 1050 posizioni, redditi nascosti al fisco per 850 milioni e Iva evasa per oltre 153 milioni. Una cifra, quella dei denari  irregolarmente detenuti sul Titano frutto di evasione, che a ben vedere non si discosta troppo dalla stima di circa 800 milioni potenzialmente interessati dalla voluntary disclosure che fece a gennaio del 2014 l’allora presidente di Abs Renzo Giacobbi.

Il comunicato della Gdf è stato preso come un attacco mediatico, in vista della scadenza della collaborazione volontaria, il 30 settembre prossimo. E non l’hanno presa bene neppure al governo che tramite i segretari di stato agli esteri e alle finanze hanno indirizzato due lettere alla Farnesina e al Ministero dell’economia e delle finanze.

“Ieri mattina – fanno
sapere congiuntamente le due Segreterie di Stato – i Segretari di
Stato agli Affari Esteri, Pasquale
Valentini, e alle Finanze, Gian
Carlo Capicchioni hanno indirizzato,
rispettivamente ai Ministri
italiani agli Affari Esteri e
alle Finanze, due distinte lettere
nelle quali esprimono il proprio
disappunto per il comunicato
stampa emesso ieri dalla Guardia
di Finanza e oggi riportato
nei principali quotidiani dei due
Paesi.

La forma e il contenuto del comunicato non sono corrispondenti
all’attuale stato delle
relazioni fra Italia e San Marino,
contraddistinte invece da un
percorso chiaro di piena collaborazione
a tutti i livelli.
Il riconoscimento del percorso
evolutivo compiuto da San Marino,
sia a livello istituzionale
che a livello di riorganizzazione
del modello economico e di
riposizionamento nel contesto
internazionale, è dimostrato
dall’inserimento, da parte della
Autorità italiane, nelle white list
fiscale e antiriciclaggio, dovuto
anche al positivo superamento
delle fasi di valutazione da parte
di San Marino negli Organismi
Internazionali.

“In relazione al contenuto del
comunicato si rileva un’evidente
forma di aggressione verso il
sistema sammarinese con riferimento
a dati che non possono
corrispondere alla realtà delle
cose, sia in relazione ai volumi
che ai soggetti interessati, in
particolare quelli residenti che
per quanto riportato corrispondono
alla quasi totalità dellapopolazione” dichiara il Segretario
di Stato alle Finanze Capicchioni.

“In diverse occasioni – afferma
il titolare degli Esteri – è stato
preso atto, da entrambe le parti,
dei positivi risultati sul piano bilaterale,
con reciproca soddisfazione”;
cosa che rende ancora
più grave quanto accaduto.
A nome del Governo di San Marino
i Segretari di Stato hanno
chiesto alla Farnesina e al MEF
l’urgente convocazione di un
incontro bilaterale a livello politico
per un confronto sulla situazione
creatasi, che rischia di
intaccare la fiducia e la proficua
collaborazione esistente fra le
Autorità dei due Stati”.

Fin qui il comunicato, dunque.
Affermazioni pesanti, espressione
di un clima di tensione che, al
di là di tanti prolcami, permane.
Tensione che solo un chiarimento
bilaterale potrà contribuire a distendere,
anche se non è ancora
chiaro che cosa abbiano riguardato
gli incontri recenti al Mef proprio
sulla voluntary e la richiesta
di una linea di credito seguiti da
quello, sempre a Roma, del Segretario
Capicchioni con il generale
della Gdf, Capolupo.
Non è neppure chiaro se a fare
più arrabbiare il governo del Titano
siano stati i toni del comunicato
della Gdf o il fatto che, tra le
righe, viene detto che le fiamme
gialle hanno la possibilità di monitorare
le movimentazioni finanziarie
anche dei cittadini sammarinesi.
Politici compresi.

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