Lite stradale, motociclista accusato di lesioni personali nei confronti di un giovane automobilista. Il caso discusso ieri davanti al giudice di primo grado
ANTONIO FABBRI – Non è raro che delle banali “divergenze” stradali finiscano con il causare liti che poi finiscono in Tribunale. È il caso della vicenda discussa ieri nella prima udienza davanti al commissario della legge Simon Luca Morsiani.
Il primo agosto del 2020, alla rotonda di Fiorentino, l’auto condotta da un giovane si era vista passare troppo radente una moto, condotta da un uomo. L’automobilista aveva fatto un segno alzando il braccio e il motociclista non l’aveva presa bene. Fermatosi poco più avanti aveva fatto cenno all’auto di fermarsi. Quindi si era avvicinato e quanto il conducente dell’auto stava scendendo dalla vettura il motociclista gli aveva sbattuto la testa contro il montante dell’auto procurandogli una ferita sopra l’occhio destro. Poi il motociclista se ne era andato. Il giovane aveva preso la targa e, dopo essersi fatto curare al pronto soccorso, aveva sporto denuncia. Quindi l’indagine e ieri la prima udienza.
L’avvocato difensore dell’imputato, Carlo Biagioli, aveva chiesto in apertura una perizia ritenendo non compatibili le lesioni riportate con la descrizione della testimone, che è stata sentita ieri.
Il Pf Giorgia Ugolini si è opposta ritenendo chiara la dinamica, mentre l’avvocato di parte civile Debora Cenni, non si è opposta. Quindi ieri è stata ascoltata una testimone che aveva assistito alla scena e sulla perizia il giudice si è riservato di decidere.
Il processo è stato aggiornato al 25 ottobre.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
