Il governo di San Marino varato il 3 dicembre ha ereditato una situazione veramente difficile, per quanto riguarda il sistema bancario e finanziario ( dodici banche e cinquantotto finanziarie). Ora il sistema può riprendere su nuove basi, una volta scongiurato il collasso (Stefano Elli, IlSole24Ore).
Le nuove basi sono definite in una nota che il 20 marzo scorso la Banca d’Italia ha inviato all’Abi e che Fabrizio Vedana ha riassunto in un articolo su ItaliaOggi. Nota che approva quanto, a livello tecnico, è stato messo a punto fra Abi, associazioni della banche sammarinesi, Banca Centrale della Repubblica di San Marino e funzionari della stessa Banca d’Italia, in applicazione della Circolare Banca d’Italia di inizio 2008.
In sostanza i soggetti sammarinesi, nei rapporti con gli istituti bancari italiani, sono considerati residenti in un Paese extra Unione Europea, ma fino a un certo punto. Il sistema bancario sammarinese rimane per Banca d’italia nel sistema domestico – questo è il punto principale – ed alla Banca Centrale di San Marino viene riconosciuto un ruolo del tutto nuovo dalla stessa Banca d’Italia.
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