Lorenzo Bugli: “La politica con la P maiuscola deve mettere l’Europa al centro della campagna elettorale”

Lorenzo Bugli: “La politica con la P maiuscola deve mettere l’Europa al centro della campagna elettorale”

Riceviamo e pubblichiamo

Leggendo le uscite dei candidati in questi giorni leggiamo proposte e idee di ogni tipo. Alcune sono un po’ più concrete, altre più fantasiose, altre ancora sono proprio delle boutade. In tantissime manca il vero tema di questa campagna elettorale e della prossima legislatura: l’accordo con l’Unione Europea.

Penso che sia arrivato il momento di dire ai cittadini qual è la verità. La verità è che la prossima legislatura sarà una legislatura complessissima che tratterà principalmente e quasi esclusivamente il tema dell’Unione Europea. Perché dico questo?

Perché parliamo di 2.300 pagine e 25 allegati che potrebbero trasformare radicalmente tutto il paese. Si tratta di una mole di informazioni che devono essere analizzate, capite, adattate ai nostri confini trovando unità di intenti all’interno della politica.

Occorre capire qual è la visione, l’approccio a questi temi qui e come affrontarli in una chiave chiara.

Perché non si può parlare di tema casa, tema sanità eccetera slegandole dal principale che è quello europeo. L’Europa dà una risposta a tutto questo. Ma lo dà nella misura in cui sapremo coglierla, sapremo capire, interpretare le opportunità che quell’accordo ci può dare per finalmente portare il paese a un sistema sano e virtuoso.

La politica deve capire che la prossima legislatura non è una legislatura dove si potrà intervenire sui temi slegati dal vero tema che ci riguarda, ovvero il tema di un paese che va verso l’Europa, un paese che non può pensare a delle soluzioni interne senza predisporle già comprensibilmente per l’esterno. Oggi non siamo più noti a noi e ignoti agli altri, ma siamo noti a tutti.

Quindi la nostra sovranità, la nostra capacità di rimanere forti, di giocare nelle regole di un campionato, quello della Serie A che è quello europeo, e quindi di farci riconoscere paese serio, sovrano, autorevole dagli altri, starà proprio in questa capacità.

Allora la politica, la politica con la P maiuscola, deve mettere al centro della campagna elettorale questo tema qui.

Perché non è che la politica può pensare che dal 9 di giugno, indipendentemente dal risultato, inizi la rumba per dividerci le segreterie e raffazzonare ognuno le proprie idee in base a programmi confusionari. Il tema cardinale deve essere l’accordo con l’Ue. C’è tutto lì dentro, le quattro libertà e 25 legati che parlano di ogni singolo tema.

E ogni singolo tema è collegato ai macro temi che molto spesso vengono esemplificati, o paradossalmente buttati lì, in queste serate pubbliche dove sembra che tutto possa essere slegato dal tema Europa.

Anche chi vi parla di strade, viabilità o di asfalti, non può pensare che oggi si possano continuare a fare, o dire che si faranno interventi se non si pensa già al fatto che devono essere rivisti in un’ottica che parta prima da una conoscenza delle normative europee.

Perché noi sammarinesi non possiamo permetterci assolutamente di sbagliare la messa a terra di questo accordo altrimenti le aziende se ne andranno e i nostri giovani continueranno a emigrare all’estero.

Lorenzo Bugli – PDCS

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