Nel caso delle tangenti al Miur spuntano legami con San Marino

Nel caso delle tangenti al Miur spuntano legami con San Marino

Spunta un investimento commerciale che vedeva coinvolta la Repubblica Ceca e doveva eseguirsi tramite personaggi gravitanti a San Marino.

ANTONIO FABBRI. L‘inchiesta delle presunte tangenti al Ministero dell’Istruzione italiano, che già ha visto coinvolto Federico Bianchi di Castelbianco, editore dell’agenzia Dire, accusato di aver pagato alla ex capo dipartiumento del Miur, Giovanna Boda mazzette e varie utilità per ottenere appalti nel mondo scolastico, vede aprirsi un altro rivolo di indagine che rischia di travolgere il Titano. Di questo nuovo filone, scaturito da alcune intercettazioni telefoniche, hanno parlato ieri pressoché tutti i maggiori giornali italiani – dal Corriere della Sera a La Repubblica, da Il Fatto quotidiano a La Verità – rilevando come nella vicenda spuntino legami con San Marino.

In particolare viene riportata una intercettazione telefonica Vincenzo Solaro, imprenditore indagato in un’altra vicenda, e Antonio Russo (non indagato). I due parlano, ad aprile 2021, delle ripercussioni della vicenda delle presunte tangenti alla funzionaria del Miur, che ha tentato il suicidio. Vicenda che rischia di travolgere anche San Marino e il suo corpo diplomatico, dicono nella conversazione. Stando alle intercettazioni allegate agli atti dell’inchiesta, infatti, si legge: “«Lì in mezzo c’è uno molto importante di San Marino del corpo diplomatico che gli ha dato 640mila euro, va bene? E questa cretina è andata a prenderli e depositarli in banca… d’accordo? Ecco… quindi … San Marino deve stare molto attento a fare le cose… adesso salta tutto il corpo diplomatico». Chi parla è appunto Antonio Russo che, al telefono con Solaro sottoposto a intercettazione, lamenta una serie di rischi, dal tentato suicidio di Boda e ancor più – come riporta Il Corriere della Sera in particolare nell’edizione di Roma – dal deposito di circa 640mila euro fatto dalla stessa dirigente sui propri conti.

“Il dialogo (frammentario) non chiarisce tutti gli interrogativi ma è certo che si tratta di denaro proveniente da una banca extraterritoriale e destinato a essere esportato: «La conversazione tra i due interlocutori— annotano gli investigatori — principiava con un discorso inerente a un investimento commerciale che vedeva coinvolta la Repubblica Ceca e che doveva eseguirsi tramite personaggi gravitanti a San Marino»” si legge sul Corriere della Sera.

Ma perché questa vicenda, al di là degli sviluppi delle indagini italiane, interessa già molto San Marino ed è suscettibile di creare un terremoto se quanto riportato dai giornali non verrà chiarito al più presto? Da un lato per il ruolo di Federico Bianchi di Castelbianco, notoriamente molto vicino agli ambienti politici del Titano; dall’altro per il figlio di Castelbianco, Giuliano, citato da “La Verità” per il suo ruolo di ambasciatore a Malta e già plenipotenziario di San Marino presso la Santa Sede. Ma ancora, motivo di turbolenze interne attuali, è il fatto che Antonio Russo, uno dei due interlocutori intercettati nell’aprile del 2021, è consulente della Segreteria all’Istruzione guidata da Andrea Belluzzi. Ed è durante queste intercettazioni che sarebbero emersi, secondo la magistratura, contatti tra l’ex dirigente del dicastero di viale Trastevere Giovanna Boda e soggetti di San Marino.

A preoccupare le istituzioni sammarinesi sono, appunto, le parole pronunciate da Antonio Russo, citato dai giornali italiani come “uno dei membri del direttivo del Partito dei Socialisti e dei Democratici di San Marino”.

Ora, il Segretario Belluzzi, contattato da “La Verità”, ha affermato: “Ho letto sui media italiani ed è una cosa che mi preoccupa per l’immagine del Paese”. Quindi ha aggiunto parlando di Russo: “E’ tutt’ora un mio collaboratore con cui ho condiviso la mia preoccupazione su questa vicenda”.

A favore di Russo, consulente della Segreteria, infatti, ci sono due delibere. Delibere singolari, per certi versi, considerato che in un paese di consulenze esose, queste due delibere sono di fatto a titolo gratuito, salvo un rimborso spese. Titolo gratuito per un incarico evidentemente molto importante, se si considera che a fianco del Segretario all’Istruzione negli importanti incontri al Ministero italiano per quanto riguarda l’Università e la ricerca scientifica, Antonio Russo è spesso presente.

Due delibere, la numero 21 del primo marzo 2021 e la numero 7 del giugno 2022, nelle quali Russo accetta l’incarico di consulente della Segreteria dando la disponibilità “ad assumere l’incarico suddetto per il quale non verrà erogato alcun compenso, fatto salvo il rimborso delle spese vive documentate per eventuali trasferte”. La prima delibera è di 3.000 euro e la seconda, che rinnova la collaborazione, è di 1.000.

Non c’è dubbio che quest ‘ultima novità dell’indagine che, come si è visto, aveva già preoccupato all’inizio in ambito diplomatico, con l’emergere di queste ulteriori intercettazioni possa destare ancor più preoccupazioni. Preoccupazioni certamente, come riferito dal segretario Belluzzi a La Verità, per l’immagine di San Marino, ma anche per la nota degli investigatori riportata dal Corriere della Sera laddove si legge che il colloquio intercettato tra i due interlocutori inizia “con un discorso inerente a un investimento commerciale che vedeva coinvolta la Repubblica Ceca e che doveva eseguirsi tramite personaggi gravitanti a San Marino”. Parole sulle quali, probabilmente, sul Titano non si potrà far finta di nulla

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy