San Marino. Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Notai si schiera contro l’articolo 79

San Marino. Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Notai si schiera contro l’articolo 79

SAN MARINO Torna alla ribalta il famoso articolo 79, che secondo l’Ordine degli Avvocati e Notai sta immobilizzando il mercato immobiliare, con ripercussioni economiche importanti

[c.s.] Nel corso dell’assemblea dell’Ordine degli Avvocati e Notai tenutasi venerdì 16.11.2018 è emersa la forte preoccupazione per la grave situazione in cui versa il settore delle compravendite immobiliari per effetto dell’entrata in vigore della legge n. 140/2017 (testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie).

Le novità normative, entrate in vigore il 12 febbraio del corrente anno, hanno infatti reso particolarmente difficile e oneroso l’incontro tra domanda e offerta immobiliare, determinando al contempo un rilevante aggravio di oneri e costi.

Lo stato di stagnazione del mercato immobiliare, che avrebbe richiesto interventi mirati tesi alla semplificazione e alla sburocratizzazione, è stato al contrario ulteriormente aggravato da una normativa che ha determinato una rilevante riduzione dei trasferimenti immobiliari con ricadute negative sugli operatori economici e sulle entrate erariali col rischio che le già registrate e le future perdite vengano compensate con l’introduzione di nuove tasse o l’aggravio di quelle esistenti.

L’assemblea ha preso atto con rammarico che ogni tentativo da parte del Consiglio Direttivo di ottenere un sostanziale miglioramento dell’impianto normativo non ha portato ai risultati auspicati per indisponibilità nei fatti del legislatore.

Consapevole che il protrarsi dell’attuale situazione di sofferenza del comparto immobiliare non potrà non comportare ulteriori e gravissimi danni ai professionisti e all’economia del paese, l’assemblea ha dato mandato al Consiglio Direttivo di attuare ogni e qualsiasi iniziativa volta ad informare l’opinione pubblica ed elevare crescenti forme di protesta, nonché perseguire, coinvolgendo istituzioni e privati cittadini che condividano le preoccupazioni dell’Ordine, lo scopo di giungere ad una radicale modifica o, in alternativa, all’integrale abrogazione della citata legge ritenuta non solo tecnicamente errata, ma altresì immotivatamente depressiva per l’economia del paese ed esiziale per le connesse entrate fiscale dello Stato.

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