Il giallo della zoppia di Louis. La ripresa di una telecamera esterna della farmacia San Martino tre ore prima dell’omicidio inquadra il vicino camminare senza problemi.
ENRICO CHIAVEGATTI – Un coltello da cucina, di quelli usati per tagliare la carne, con una lama lunga 15 centimetri, seghettata da una parte. È l’arma con cui l’assassino la sera del 3 ottobre scorso ha infierito per ben 29 volte sul corpo di Pierina Paganelli.
Lo ha rilevato l’esame autoptico eseguito dalla dottoressa Loredana Buscemi, dell’istituto di medicina forense dell’università Politecnica delle Marche di Ancona. Arma che Squadra mobile della Questura di Rimini e Scientifica, pochi giorni dopo la feroce esecuzione della 78enne testimone di Geova, speravano di aver rinvenuto dopo aver perquisito senza gli esiti auspicati appartamenti e pertinenze del quartetto su cui le attenzioni degli investigatori coordinati dal Pm Daniele Paci si sono concentrate: la nuora Manuela e il fratello Loris Bianchi, Louis Dassilva e la moglie Valeria Bartolucci. (…)
Articolo tratto Il Corriere di Romagna
