Residence del sesso a pagamento a Rimini, arrestato il gestore 90enne

Residence del sesso a pagamento a Rimini, arrestato il gestore 90enne

Rassegna stampa – Marina a luci rosse , il residence del sesso. Scattano le manette per il gestore di 90 anni. L’anziano, con l’ex moglie e i due figli, affittava le camere a lucciole di tutte le nazionalità. L’organizzazione era in funzione dal 2015

Un piccolo quartiere a luci rosse nel cuore di Marina centro. Tutto ruotava attorno al residence Portofino di via Pola. Era lì che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si prostituivano le ragazze: cinesi, brasiliane, filippine, rumene e italiane. Una fabbrica del sesso, andata avanti a pieno regime anche durante il lockdown. Il tutto, dal 2015 ad oggi, sarebbe avvenuto con la compiacenza del gestore del residence, un 90enne riminese, Oliviero Fabbri, e della sua famiglia, composta dall’ex moglie 86enne e dai due figli. Sarebbero stati loro, sostengono gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, ad affittare le camere alle “lucciole” facendo pagare delle tariffe gonfiate, in cambio del silenzio di fronte al gran viavai di clienti. Il tutto è stato portato a galla da un’inchiesta condotta dalla polizia locale di Rimini. Nove indagati, quattro misure cautelari, di cui due arresti e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, oltre al sequestro dell’immobile che ospita il residence. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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