Corriere Romagna: Ciclista morto, il 118: «Indicazioni errate» /
Ricostruite le fasi dell’intervento al 49enne ucciso giovedì da un infarto. Alla centrale operativa segnalato il lungomare di Rimini ma era quello di Riccione
RIMINI. Il 118 viene inviato nel posto sbagliato e arriva con 20 minuti di ritardo a prestare le cure a un ciclista stroncato da un infarto. E’ successo giovedì pomeriggio quando Massimo Nanni, 49 anni, viene colto da malore sulla sella della sua bicicletta mentre è in giro con un amico. Lui, dipendente di Interfashion, ditta d’abbigliamento che ha sede al Gros di Rimini, si era messo a pedalare da Rimini verso Riccione e, giunto all’altezza di viale D’Annunzio, si sente male. A quel punto rallenta, si porta una mano al petto e si accascia poco dopo sul ciglio della strada sotto gli occhi di alcuni passanti. L’amico, che lo precede, si accorge di non averlo più a ruota e torna sui propri passi quando già alcune persone si avvicinano al ciclista a terra. Così, parte la sua telefonata alla centrale operativa di Ravenna del 118. Sono le 16.25. L’amico però, come risulta nella registrazione obbligatoria della telefonata al 118, così come sono registrate tutte le comunicazioni radio, a causa del comprensibile choc da all’operatore un indirizzo sbagliato: «Miramare angolo via De Amicis lungomare di Rimini». Terminata l’intervista telefonica, l’operatrice di centrale individua l’unica via De Amicis che incrocia il lungomare nel territorio del Comune di Rimini ed esattamente a Viserba e alle 16.28
vengono inviati sul luogo dell’evento sia un’ambulanza che l’automedicalizzata in sosta a Rimini. (…)
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