Rassegna stampa – Erogazioni pubbliche non dovute, Paola Gualano condannata a 8 mesi. Stessa pena per la collaboratrice Loretta Filippi; la Procura aveva chiesto l’assoluzione
ENRICO CHIAVEGATTI – Anche ieri mattina davanti al gup Raffaella Ceccarelli, la Procura della Repubblica ha ribadito quanto già scritto nella richiesta d’archiviazione impugnata dalle parti civili e ha chiesto l’assoluzione per l’ex presidente dell’associazione “Rompi il silenzio”, Paola Gualano, e per la sua stretta collaboratrice Loretta Filippi, chiamate a difendersi dalle accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato e indebita percezione di erogazioni pubbliche. Ma se per la prima ipotesi di reato il gup sostanzialmente si è allineato con il pubblico ministero e ha derubricato di fatto l’accusa, ha ravvisato invece la fondatezza delle accuse di percezione indebita di erogazioni pubbliche, reato accertato dalla Guardia di Finanza dopo l’esposto depositato negli uffici al terzo piano del Palazzo di Giustizia da sette ex soci di “Rompi il silenzio” nel 2021. Per questo motivo la giudice ha condannato entrambe a 8 mesi di reclusione con pena sospesa e ridotta di un terzo perché le indagate hanno scelto di essere giudicate con rito abbreviato. Il gup le ha anche condannate al pagamento delle spese legali. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
