Rimini. Incubo tra le mura di casa, «strangolata e chiusa in camera». Denunciato il compagno violento

Rimini. Incubo tra le mura di casa, «strangolata e chiusa in camera». Denunciato il compagno violento

RASSEGNA STAMPA – Una 62enne di Viserba ha accusato il proprio convivente di averle stretto una corda intorno al collo e poi frustata, impedendole di fuggire: scatta la querela per tentato omicidio e sequestro di persona

Francesco Zuppiroli – Prima si sarebbero presi a male parole, nel solco di un rapporto lungo trent’anni e deteriorato negli ultimi tempi dopo un’operazione salvavita che aveva reso la vittima invalida. Poi la lite domestica avvenuta in un appartamento di Viserba la notte del 7 gennaio è degenerata. Il compagno, un uomo straniero di 65 anni, sarebbe andato in bagno, preso una corda e dopo aver fatto cadere la propria convivente, una donna italiana di 62 anni, alle spalle le avrebbe messo la corda intorno al collo, facendo due giri. È stato a questo punto quindi che la vittima, secondo quanto ha riferito, è stata trascinata a lungo per il corridoio, sino in camera, con la corda sempre ben stretta intorno alla gola e poi lì il 65enne ha continuato a percuoterla, utilizzando l’estremità della corda per frustare con forza la donna sulle spalle.Un’aggressione tremenda, culminata poi quando il 65enne ha lasciato la presa della corda intorno al collo della donna ormai caduta a terra, per poi premerle il piede sulla testa e muoverlo come a schiacciare una sigaretta.È un racconto dell’orrore quello che la 62enne presunta vittima dell’aggressione fa della notte tra il 6 e il 7 gennaio scorso, quando è stata assalita dal proprio compagno (con cui ha avuto un figlio ormai adulto e residente altrove) fino a perdere conoscenza, non prima di essersi sentita rivolgere la minaccia: «Stasera quando torno ti faccio a pezzi e ti butto nella spazzatura». (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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