L’omicidio del tassista in una serie di Amazon. L’omicida ha scontato la metà dei 30 anni di pena e fa il casaro. Il caso del 22enne riminese Marco Zinnanti e del delitto del 2012 è ancora adombrato da alcuni misteri e ora finisce in un docufilm
ANNA DE MARTINO – (…) “Non so perché ti odio”, docufilm con la regia di Filippo Soldi, genere Lgbtq, disponibile sulla piattaforma Prime Video, è consigliato a un pubblico maggiorenne, e Rimini ne è protagonista con ben due vicende. Quella del “delitto dei pesciolini rossi”, un cold case che il sostituto procuratore Paolo Gengarelli risolse 14 anni dopo l’omicidio e quella appunto di Marco Zinnanti, che a 22 anni, uccise un tassista a Covignano, il 2 settembre del 2012. Ma se il killer dei pesciolini, Zoran Ahmetovic, nel docufilm racconta in vivavoce cosa lo spinse ad uccidere Max Iorio, il 38enne riminese, strangolato e poi accoltellato nel suo appartamento il 19 marzo 1997, di Zinnanti il documentario ne fa una ricostruzione che lascia spazio a nuove domande. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna