Rimini. Marinai di salvataggio in rivolta. Braccio di ferro con i Comuni

Rimini. Marinai di salvataggio in rivolta. Braccio di ferro con i Comuni

RASSEGNA STAMPA – Da quest’estate addio alla pausa pranzo: il servizio andrà sempre garantito senza interruzioni I baywatch riminesi contro la riorganizzazione, ma a Palazzo Garampi non intendono fare sconti

Il braccio di ferro sulla riorganizzazione del servizio di salvataggio continua. Da quest’estate, come stabilito dalla Regione nella nuova ordinanza su indicazione della capitaneria di porto, il servizio andrà garantito anche durante l’ora pranzo. Mentre, fino allo scorso anno, i baywatch facevano un’ora di pausa tra le 13 e le 14, lasciando sguarnite le torrette e issando bandiera rossa, quest’estate il servizio non dovrà mai essere interrotto: andrà garantito dalle 9,30 fino alle 18,30 «senza sospensioni». Come? Prevedendo, tra le 12,30 e le 14,30, torrette alternate: mentre un marinaio di salvataggio farà un’ora di pausa quello a fianco dovrà sorvegliare (anche) la sua zona, nell’ora successiva si daranno il cambio. Gli oltre 300 baywatch in servizio nel Riminese non ci stanno, perché «un solo addetto ogni 300 metri (anziché 150) è insufficiente. Così si mette a rischio la sicurezza dei bagnanti». Per questo l’associazione dei marinai di salvataggio, dopo il pressing sulla Regione, ha avviato una serie di incontri con sindaci e assessori dei 5 comuni costieri. Dopo il confronto con le amministrazioni di Misano e Riccione «a giorni – annunciano – incontreremo l’assessore al demanio di Rimini, Roberta Frisoni». L’incontro si terrà subito dopo Pasqua. Da Palazzo Garampi fanno capire che Rimini seguirà l’ordinanza regionale (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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