Rassegna Stampa – Dopo la denuncia della donna le ex funzionarie Ausl hanno messo lei e il figlio in una casa protetta
ENRICO CHIAVEGATTI. Mettono in salvo con il figlio minore in una casa protetta una donna vittima di abusi fisici e sessuali da parte del marito e si ritrovano a processo per violenza privata aggravata e omessa denuncia per aver comunicato in ritardo alla Procura della Repubblica i reati che avrebbe commesso l’uomo per cui avevano disposto l’allontanato dal tetto coniugale di madre e figlio. Sono queste le accuse per cui sono finite sul banco degli imputati del Tribunale di Rimini le ex responsabili (entrambe sono in pensione) del servizio Tutela minori e del servizio Responsabilità genitoriale e tutela dei minori dell’Ausl di Rimini. Ad assisterle anche in questa vicenda il collegio difensivo composto dagli avvocati Luca Ventaloro e Martina Montanari. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna