Presidio della Fisascat-Cisl davanti al Brenta di Viserbella. Il gestore respinge le accuse: «Tutto falso, non volevano versare l’affitto».
GIUSEPPE CATAPANO. Scappati dalla guerra, assunti, «mal pagati, o addirittura senza stipendio per alcuni mesi, impegnati fino a 14 ore al giorno e senza turno di riposo». Gianluca Bagnolini, segretario della Fisascat-Cisl Romagna, parla di una «protesta che da singola è diventata colletiva»: è quella di 6 lavoratori, in maggior parte donne ucraine, assunti come stagionali all’hotel Brenta di Viserbella che secondo il sindacato non avrebbero «percepito quanto dovuto». (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino