RASSEGNA STAMPA – La rabbia degli agricoltori è arrivata a Rimini occupando la Ss16 «Manifestiamo per tutti, crediamo che mangiar sano sia un diritto»
Non sono ancora le 8 del mattino quando sulla statale si comincia a procedere a rilento, incolonnati dietro ai primi trattori. E’ solo l’inizio. Uno alla volta i mezzi agricoli sono giunti in un piccolo fondo incolto a fianco della statale 16, poco distante dal ponte su via Marecchiese. E’ la protesta dei trattori che dai social è arrivata sulle strade della città. Dopo avere sfilato per mezza Italia, arrivando fino a Roma per far sentire i clacson nei palazzi della politica della Capitale, i trattori hanno occupato le strade riminesi. La protesta viaggia sui social e nelle chat. E’ qui che gli agricoltori formano i primi gruppetti e si tengono in contatto mentre il numero degli aderenti continua a crescere. Niente di ufficiale, nessuna associazione di categoria è presente alla protesta perché il popolo dei trattori non le vuole. «Non sembravamo tanti all’inizio – spiega Andrea Mezzorecchia, titolare di un paio di aziende agricole nel riminese e tra i promotori della protesta a Rimini -. Forse alcuni avevano il timore di aderire ad un’iniziativa che non viene dalle associazioni di categoria. Domenica ci siamo contati e pensavamo di avvicinarsi al centinaio di adesioni, invece siamo molti di più (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino