San Marino. A processo per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato

San Marino. A processo per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato

Evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato, donna a processo. Fatture false per milioni da una Srl poi liquidata. Singolare che poco dopo venne concessa un’altra società a soggetto collegato all’imputata che trovò sede nello stesso capannone e con gli stessi partner commerciali

ANTONIO FABBRI – Il caso discusso ieri nella prima udienza davanti al commissario della legge Vico Valentini, riguarda un imponente giro di fatture ritenute false utilizzate ed emesse tra il 2013 e il 2016 da una società sammarinese, la Patty Cuscinetti Srl. Fatture per un ammontare complessivo di oltre 4 milioni di euro. Queste, secondo l’accusa, venivano utilizzate da un lato per evadere il fisco, dall’altro per ottenere l’indebito rimborso dell’imposta monofase. Di qui le due imputazioni: evasione fiscale e truffa aggravata ai danni dello Stato. Imputata Patrizia Retrosi, 61enne della provincia di Latina, contumace al processo di ieri.

In apertura di udienza si sono affrontate le questioni preliminari e la costituzione delle parti. Durante le prime battute del pro- cesso è emerso come la donna abbia patteggiato in Italia una pena a 2 anni e 2 mesi nel 2020, sospesa, per un procedimento parallelo ai fatti contestati a San Marino e riguardante l’attività di varie società con cui la srl intratteneva rapporti di fatturazione riconducibili a vari soggetti ai quali è stata contestata l’associazione a delinquere in Italia.

In tale quadro il procuratore del fisco Roberto Cesarini ha sottolineato come l’imputazione contestata sul Titano sia piuttosto “benevola”, ritenendo che potesse essere contestato anche il reato di riciclaggio. Ha anche rilevato come dalle carte potesse emergere un coinvolgimento del compagno della donna, il quale tuttavia non venne indagato, ma soprattutto, nonostante la liquidazione della precedente società, si vide rilasciare un’altra srl “Società trasmissioni meccaniche” che di fatto “si è attivata nello stesso immobile in cui aveva sede la Patty Cuscinetti srl, ne ha rilevato il magazzino, le attrezzature e ne ha proseguito le attività con le medesime controparti commerciali” continuandone quindi gli affari, ha rilevato il Pf, evidenziando una modalità non troppo accorta di procedere al rilascio di società da parte dell’amministrazione preposta. Il Pf ha anche rilevato come, quanto al capo di imputazione relativo all’evasione fiscale, il reato sia già prescritto. Un conteggio condiviso da tutte le parti e anche dal giudice, seppure sul punto si debba ancora formalmente pronunciare, il quale ha ammesso la costituzione di parte civile dell’Avvocatura dello Stato, rappresentata dall’avvocato Alessandra Belardini, per il solo secondo capo relativo alla truffa aggravata per la quale dunque si procede.

L’avvocato difensore, Gian Paolo Pasquali, ha condiviso i conteggi sulla prescrizione, chiedendo anche di valutare se sia intervenuta pure per il secondo capo. In ogni caso alla luce della contestazione dei medesimi fatti in Italia, il legale ha anche sollevato, sulla base di precedenti pronunce giurisprudenziali, la questione del ne bis in idem internazionale, ovvero l’impossibilità di giudicare una persona due volte per i medesimi fatti ancorché in diversi stati. Istanza sulla quale il giudice Valentini si è riservato di decidere chiedendo alle parti di indicare i testimoni che verranno convocati per la prossima udienza fissata per il 28 giugno.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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