Daniela Malpeli, San Marino Notizie: Anis: “Il governo diventi tecnico” / Dito puntato contro la politica: “I partiti sono chiusi e autoreferenziali”
La politica è troppo lenta nel prendere decisioni e i partiti
sono diventati delle associazioni chiuse e autoreferenziali.
È il grido d’allarme lanciato dagli industriali sammarinesi
che, riuniti in assemblea, fanno il punto sulle emergenze
del paese e non mancano di puntare il dito contro
la classe politica. Le stesse emergenze che l’Anis, nei
mesi scorsi, ha tradotto in istanze d’Arengo presentate
nell’aprile e nell’ottobre del 2011. Dodici richieste, dall’Europa
alla firma con l’Italia, dal sistema Iva al mercato del
lavoro. Solo due quelle approvate: quella che chiedeva
l’istituzione di un gruppo di lavoro sull’integrazione con
l’Europa e quella sul rafforzamento della lotta all’illegalità.
[…]
gli industriali chiedono di rivedere l’accordo doganale e la
possibilità di avere una dogana propria, la riduzione della
spesa corrente e un impulso alle privatizzazioni. Esprimono
preoccupazione per le stime del Fondo monetario
internazionale che prevede un pericoloso innalzamento
del debito pubblico nei prossimi cinque anni e puntano
il dito contro le tasse ‘una tantum’ dell’ultima finanziaria
che “non serviranno a creare sviluppo ma solo a tappare
i buchi e coprire le spese della Pubblica amministrazione”.
Un plauso va alla riforma tributaria che finalmente e
“grazie al pungolo del Fondo monetario è ripartita dopo
mesi di stop”. Ma una riforma tributaria senza indagini
finanziarie, commentano senza mezzi termini gli industriali,
“fa ridere i polli”.
[…]
I segretari di Stato
si trasformino in tecnici, chiede l’Anis, lascino perdere i
“balletti della politica” e vadano avanti con riforme strutturali
e leggi trasparenti, che rendano automatiche cose che
sono ancora a discrezione della politica. “Non è più tempo
– continua Rondelli – che la politica intervenga su settori
come le licenze e le assunzioni, in un paese democratico
non si può fare la fila dal ministro per ottenere quello che
spetterebbe di diritto per legge”.
[…]
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