«La recente chiusura di un’importante struttura ricettiva e l’enorme difficoltà in cui versano le altre attività turistiche dimostra chiaramente che il settore è, da tempo, in sofferenza». Ad alzare la voce è l’unione sammarinese operatori del turismo. Prima la pandemia, ora la guerra in Ucraina e i prezzi di energia e materie prime alle stelle. «Dati alla mano – dicono dall’Usot – il fatturato delle società operanti nei comparti ricettivo, della ristorazione e dell’intrattenimento si è contratto quattro volte di più rispetto a quello delle altre imprese». L’associazione di categoria punta il dito contro il governo. «L’affannosa ed infruttuosa ricerca di imprenditori ‘stranieri’ – dicono – che vengano a investire nel nostro Paese dovrebbe far riflettere il segretario di Stato al Turismo, Pedini Amati, e i suoi colleghi di Governo su quanto poco attrattiva sia, da questo punto di vista, la nostra Repubblica (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino