La formazione politica sammarinese critica sul provvedimento
“Come quello sciagurato sulla Cogenerazione, anche l’Atto Organizzativo dell’ISS è un provvedimento che nasce alla fine della scorsa legislatura, senza un reale confronto sui contenuti”.
Così Rete, che aggiunge: “E quando la forza motrice di un provvedimento è l’urgenza di soddisfare gli appetiti da campagna elettorale, non è raro che lo spirito riformatore soccomba di fronte all’insopportabile pratica di occupare il sistema, riempire caselle in base alla sola appartenenza politica per soddisfare delle promesse clientelari. Che il sistema in oggetto sia quello socio-sanitario, che tocca la carne viva dei sammarinesi, nulla importa: il Risiko dei personalismi di bottega, volto alla conservazione della sfera di influenza, avrà sempre la precedenza per chi intende l’ISS uno strumento per esercitare il potere.
In questo scenario stupisce la posizione di Libera che – nonostante le alzatine di testa postume – ha costruito la propria campagna elettorale sulla riforma del modello organizzativo, Comitato Esecutivo in primis, salvo poi riproporre un atto organizzativo sostanzialmente identico a quello emesso nella passata Legislatura.
E sono proprio gli alleati di lista di Libera, Il Partito Socialista, a ricordare ai compagni come in campagna elettorale ci si fosse spesi nell’opporre una visione diversa sulla Sanità, per creare una discontinuità in quello che da sempre è l’orticello di via delle Scalette, dove coltivare relazioni, personalismi ed esercizio sterile del potere, in barba alla qualità dei servizi erogati alla popolazione.
Non ha brillato per coraggio neppure il PSD che prima preannuncia un Ordine del Giorno istitutivo della “Commissione per la riforma dell’ISS”, che di fatto avrebbe commissariato il Segretario di Stato Mularoni, salvo ingranare frettolosamente la retromarcia dopo il severo richiamo di mamma-DC. Risultato? OdG sparito dai radar.
Così assistiamo allo smantellamento del Servizio Tutela Minori in favore della Disabilità, realizzato per mezzo di uno strumento – quello dell’“Errata Corrige” (previsto dalle norme per correggere errori materiali e non sostanziali)- in grado di compattare tutte le Opposizioni e alcuni consiglieri di maggioranza che ancora posseggono un‘idea sul corretto funzionamento delle procedure istituzionali, tanto è stato giudicato inadeguato, inopportuno ed improprio l’utilizzo di tale strumento.
E ancora evidenziamo la vicenda del Casale “la Fiorina” dove la duplice funzione della struttura, amministrativa e sanitaria, viene presa a pretesto per affiancare all’attuale direttore uno nuovo, non un vice, realizzando il caso unico in tutta la PA di avere una Direzione con due dirigenti, semplicemente per saldare una promessa elettorale pregressa.
In questo clima surreale, tra minacce di “verifica di Governo” ai Consiglieri che hanno trovato il coraggio di manifestare il proprio dissenso verso tale provvedimento, e mal di pancia vari interni alla maggioranza, ne uscirà un provvedimento dal sapore clientelare che nulla ha a che fare con la difesa della sanità pubblica e gratuita”.