San Marino. Un anno fa la morte di Mahsa Amini in Iran, la riflessione di Rete

San Marino. Un anno fa la morte di Mahsa Amini in Iran, la riflessione di Rete

Rete ricorda Mahsa Amini a un anno dalla sua morte in Iran.

“Il 13 settembre di un anno fa, in Iran, la 22enne Mahsa Amini fu arrestata dalla Polizia per ‘abbigliamento inadeguato’, un velo indossato male che lasciava trasparire qualche ciocca di capelli. Fu uccisa in carcere tre giorni dopo.

Il fatto scatenò una violenta rabbia contro l’integralismo religioso e si tradusse con proteste di popolo, manifestazioni  in piazza, solidarietà internazionale, ma anche con tante altre uccisioni di donne, spesso stuprate dai loro aguzzini come sfregio alla loro umanità e femminilità.

In questo infausto anniversario, il pensiero corre a tutte le donne vittime di violenza.

Il pensiero va alla vicina l’Italia, Paese non teocratico, in cui i femminicidi si verificano con con una frequenza ancora troppo elevata, per la maggior parte in ambito familiare.

Ma va anche alla Repubblica di San Marino, le cui ridotte dimensioni non devono trarre in inganno perché la violenza di genere non ha confini, non è un fenomeno generazionale, né ascrivibile a specifiche fasce di popolazione né a un determinato status sociale.

Dalla relazione dell’Authority per le Pari Opportunità emerge che la tipologia di violenza riscontrata più frequentemente dalle donne sammarinesi è quella fisica e quella fisica/psicologica, e che il maltrattante è nella quasi totalità dei casi nella cerchia dei familiari o dei conoscenti.

Emerge, inoltre, la realtà spesso sottaciuta della violenza assistita sui minori, che subiscono in prima persona le conseguenze fisiche e psicologiche dei maltrattamenti e dei conflitti che coinvolgono le loro figure di riferimento, cioè i genitori.

I dati sammarinesi confermano inoltre che la violenza assistita sui minori è nella maggior parte associata alla violenza sulle donne.

L’auspicio è che le istituzioni continuino ad aggiornare e migliorare il quadro normativo in materia di violenza di genere e domestica, a rafforzare le tutele nei confronti delle vittime, a potenziare la ‘rete antiviolenza’ a cui contribuiscono soggetti istituzionali, organismi sanitari e sociosanitari e le forze dell’ordine.

Senza dimenticare l’importante ruolo dei rappresentanti all’interno degli organismi internazionali, affinché la voce dalla Repubblica di San Marino sia sempre forte e chiara, a difesa dei diritti umani”.

Rete

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy