San Marino. Campionato, Tre Fiori secondo da solo: San Giovanni e Cailungo frenano le big

San Marino. Campionato, Tre Fiori secondo da solo: San Giovanni e Cailungo frenano le big

Due pareggi inaspettati, sotto l’albero di La Fiorita e Cosmos. A far festa è il Tre Fiori, solo al secondo posto e distante una vittoria dai Gialloblù di Montegiardino – unici a dover riposare del quintetto che si giocherà il titolo. In coda, prezioso successo del Fiorentino che lascia il Murata ai piedi della classifica, grazie al bel gol di Mastrota e nonostante il rigore sbagliato da Colagiovanni.

Partendo da questa sfida, la rete decisiva arriva in apertura. Il buon lavoro di Torsani permette a Mastrota di liberare un destro dal limite che non lascia scampo a Manzaroli. Il Murata, nonostante i supplementari di mercoledì, produce un brillante primo tempo e sfiora il pareggio al 24’ con Baldini – neutralizzato da Bianchi. Il colpo di testa di Filippi, impreciso su azione d’angolo, ci porta al racconto della ripresa che vive di un sussulto al 55’. Un break centrale schiude al contropiede di Hirsch, agganciato da Costantini sul dischetto. Per il centrale del Murata c’è il giallo, per il Fiorentino un penalty che Colagiovanni sceglie di incrociare trovando Manzaroli. Almeno fino al 63’, quando Costantini – per un intervento da tergo su Hirsch – si vede ammonire per la seconda volta da Piccoli. Nel finale Marino e Torsani falliscono due ghiotte opportunità per raddoppiare, mentre Manzaroli è attento su Hirsch. Dolcini manca il 2-0 per questione di centimetri, ma il Murata non si rende mai pericoloso e chiude l’anno solare all’ultimo posto, distante tre punti dalla formazione di Malandri affrontata oggi.

Muovono la classifica anche Cailungo e Cosmos, che incassano due prestigiosi pareggi con le prime due della classe. Seppur con modalità differenti, le squadre di Protti e Tognacci si congedano dal 2022 con solide prestazioni. C’è addirittura del rammarico per il San Giovanni, due volte in vantaggio con Bruma e Corinti, e ripreso in altrettante occasioni da Amati e Fatica – pagando caro un paio di imperfezioni di De Angelis. Da vedere e rivedere le stoccate di Amati e Corinti, autentiche meraviglie in un fine settimana ricco di splendide marcature. Dopo il secondo aggancio dei campioni in carica, mezz’ora di aggressione alla quale il San Giovanni risponde con ficcanti ribaltamenti di fronte che portano Bruma e Lisi in posizione di sparo, pur imprecisi. In chiusura De Angelis si riscatta sul radente di Pancotti e costringe La Fiorita al primo pareggio in campionato.

Alle spalle dei ragazzi di Lasagni, fa capolino il Tre Fiori prossimo avversario. Sono tre i punti che separano le due squadre, incrociatesi in Supercoppa, ma La Fiorita deve ancora osservare il turno di riposo. Gli uomini di Selva dimostrano di aver superato l’eliminazione di Coppa Titano, battendo una Juvenes-Dogana che del resto si trovava nella stessa condizione. Al pronti-via, miracoloso salvataggio di Santi su Traini, imbeccato da Gjurchinoski. Risposta affidata a Pasquinelli, che di testa impegna severamente Semprini. L’omologo Gentilini si deve poi distendere in due circostanze sul mancino fiondato di Rastelli e sul piazzato di Gjurchinoski. Sfida equilibrata e frizzante che il Tre Fiori porta dalla propria parte grazie alla classe del suo “Dieci”, dopo un palo incocciato da Grani su corner. Gjurchinoski prima impegna su punizione Gentilini, straordinario sul successivo tap-in di Rastelli.; poi si mette in proprio, accentrandosi da sinistra, per fulminare l’estremo avversario con un destro sul primo palo. In precedenza, proteste Juvenes-Dogana per un possibile calcio di rigore. Non fortunato il club di Serravalle, che si vede annullato il gol del pareggio con Gianmaria Borghini al terzo minuto di recupero, per una mischia in area, sull’uscita di Semprini, che Cenci giudica irregolare. La Juvenes-Dogana si divora la rete dell’1-1 all’ora di gioco con Salvemini, che salta il portiere ma non inquadra lo specchio. In precedenza, bella parata di Gentilini su Dolcini. I Biancorossazzurri si sbilanciano fisiologicamente ed il Tre Fiori va a un passo dal raddoppio con Traini, che deve inchinarsi ad un monumentale Gentilini. Sul proseguo dell’azione è determinante anche Acquarelli, che si immola per salvare la porta. A tempo scaduto è Semprini a certificare il preziosissimo successo degli uomini di Selva, alzando sulla traversa la precisa punizione di Merli.

Chiude l’anno al terzo posto il Cosmos, che non riesce a segnare ad un Cailungo concreto, compatto e in inferiorità numerica per mezz’ora. Curiosamente, i due portieri della Nazionale di San Marino incamerano un clean sheet. Sono i Gialloverdi a fare la partita, ma dopo un bell’intervento di Benedettini su Prandelli sta a Simoncini chiudere miracolosamente su Apezteguia prima e su Bara poi. Cailungo ad un passo dal vantaggio e pericolosissimo in ripartenza, come nel ribaltamento di campo che porta Giangrandi al tiro quando corre il 14’. Più ragionate le trame del Cosmos, che porta tanti uomini a ridosso e dentro l’area avversaria, impegnando Benedettini con Zulli al giro di boa di frazione. Sul proseguo dell’azione, Quaranta salva un gol fatto sull’appoggio di testa a porta vuota di Pastorelli. Impreciso Prandelli poco più tardi, mentre il tiro-cross di Zulli chiude un primo tempo divertente. Nella ripresa la gara rischia di svoltare al 63’, quando Biordi viene prima ammonito e poi espulso nello spazio di pochi secondi da Vandi. Dieci minuti più tardi il Cosmos reclama un rigore per un doppio intervento in area, ma l’arbitro lascia giocare. Il Cailungo si chiude a riccio, a difesa del prezioso pareggio, che Marinaro rischia di trasformare in clamoroso successo all’80’. Il Cosmos fa possesso e pressione, lamentandosi ancora all’82’ per un tocco di mano in area avversaria. Gli uomini di Berardi però non riescono a sfondare, rischiando tanto su una ripartenza di Apezteguia che aggira Simoncini – in uscita sulla trequarti –, per poi venire anticipato da Di Maio. La sfida si chiude con un altro episodio dubbio in area del Cailungo, stavolta al 90’+5’, con Prandelli che frana a terra – senza fallo, secondo Vandi.

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