San Marino, Carisp. Tutta colpa di Fantini? Caso Sopaf

San Marino, Carisp. Tutta colpa di Fantini? Caso Sopaf

L’affaire Delta-Sopaf  è rappresentativo della decadenza della classe politica della Repubblica di San Marino, la quale anziché difendere  con le unghie e coi denti  il maggior investimento di fatto realizzato da una impresa sammarinese- per giunta  con capitale  collettivo della comunità sammarinese – fuori San Marino, si è messa a disposizione, in ordine sparso, per concorrere al suo dissolvimento. Basta ricordare le incredibili deposizioni dei vertici sammarinesi, politici, esponenti  di Banca Centrale e della stessa Carisp, presso  la procura di Forlì. 

Non un’azione, una, è stata intrapresa  dai governi sammarinesi in Italia – e perché no? – oltralpe, perché indipendentemente dalle responsabilità delle singole persone, l’azienda Delta attiva ed economicamente solidissima, continuasse a svolgere la sua attività. Invece è stata distrutta. I  Commissari, praticamente l’hanno messa in liquidazione coatta amministrativa,  senza averne avuto l’incarico. L’hanno ridotta a valore zero.

Il colmo però si è raggiunto, quando sono state  pagate  a Sopaf le azioni Delta, addirittura con uno scandaloso sovrapprezzo (cui Fantini si era rifiutato quando ancora Delta era nel fiore), nonostante che  tali azioni fossero, di fatto, da considerare svalutate proprio  a seguito del commissariamento di cui sopra.

Giuseppe Maria Morganti di La  Tribuna Sammarinese attacca su questo punto. (…) Si è trattato nel caso specifico dell’acquisto per 70milioni di euro delle azioni possedute da Sopaf che è uscita dall’investimento in Delta proprio un attimo prima che iniziassero le svalutazioni. Che quanto accaduto sia da imputarsi semplicemente al caso, ovviamente non può essere considerato possibile e che invece ci sia stata una concertazione di poteri per favorire gli interessi dei Magnoni appare del tutto probabile. Così come è probabile che il mercato occupato da Delta nel credito al consumo facesse gola agli stessi poteri occulti che poi hanno condizionato azioni istituzionali contro la società e che oggi si sono spartiti interessi che hanno riguardato più di un milione di famiglie italiane che si erano rivolte a Delta per risolvere i propri piccoli problemi di liquidità. Nonostante questo gli interventi per difendere gli interessi sammarinesi a Bologna sono stati del tutto inefficaci. (…)

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