San Marino. Caso cure con la cannabis, operata l’anziana

San Marino. Caso cure con la cannabis, operata l’anziana

Caso cure con la cannabis, è stata operata l’anziana

È stata operata la signora di 85 anni alla quale non è stata autorizzata la terapia con medicinali a base di cannabis. L’intervento si è reso necessario perché l’irrigidimento dovuto al Parkinson le impedisce di alimentarsi correttamente e le causa sofferenza. Proprio il tentativo di terapia con medicinali a base di cannabis era stato prescritto dal medico geriatra che ha la donna in cura per cercare di ottenere un rilassamento del tono muscolare. La cura, tuttavia, non è stata autorizzata. (…)

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino

 

Articolo integrale di Antonio Fabbri pubblicato dopo le 23

E’ stata operata la signora di 85 anni alla quale non è stata autorizzata la terapia con medicinali a base di cannabis. L’intervento si è reso necessario perché l’irrigidimento dovuto al Parkinson le impedisce di alimentarsi correttamente e le causa sofferenza. Proprio il tentativo di terapia con medicinali a base di cannabis era stato prescritto dal medico geriatra che ha la donna in cura per cercare di ottenere un rilassamento del tono muscolare. La cura, tuttavia, non è stata autorizzata. Martedì, quindi, lo stesso medico di fronte al notevole peggioramento delle condizioni della donna, ha prescritto l’intervento chirurgico con il quale è stato impiantato all’anziana un catetere fisso per alimentar[1]la e sostenerla. La figlia, che si sta battendo per fare ottenere alla madre le cure che erano state prescritte da due specialisti ma non autorizzate dopo un confronto tra il Casale La Fiorina e la Direzione dell’Iss, ha dovuto quindi firmare il nulla osta per l’intervento.

Allo stesso tempo la figlia si è rivolta nuovamente all’Autorità giudiziaria per cercare di sbloccare la situazione che, adesso, ha visto sospendere la consegna dei campioncini anche agli altri pazienti trattati con i prodotti a base di canna[1]bis. La donna, con delle e-mail alla Cancelleria penale, ha chiesto con insistenza di poter parlare con urgenza con il Dirigente Canzio o con il giudice Valeria Pierfelici, ritenendola influente, e con il Commissario della legge Roberto Battaglino che si sta occupando del caso. Quest’ultimo, però, in ferie, tanto che, dopo le diverse sollecitazioni, la questione è finita sul tavolo del Commissario della legge reperibile, Elisa Beccari. Il Commissario Beccari ha quindi disposto una audizione urgente della denunciante da parte della gendarmeria.  La donna ha integrato le precedenti dichiarazioni, già rese davanti al commissario Battaglino, con ulteriore documentazione.

“Sto facendo tutto quello che posso – dice la donna – non è possibile che ci sia inerzia di fronte ad una situazione così grave dove una anziana sta soffrendo e non si capisce perché non si faccia tutto quanto è possibile per curarla. Mi chiedo come siamo ridotti e se si sia persa anche l’umanità. Tanto più che occorre dare in fretta delle soluzioni anche perché ora sono state sospese le erogazioni dei cosiddetti ‘campioncini’ a tutti coloro che erano in cura”, riferisce la donna.

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