San Marino. Caso targhe, semplificazioni, ma non risoluzioni

San Marino. Caso targhe, semplificazioni, ma non risoluzioni

Dl semplificazioni è legge, ma non risolve il caso targhe

Davide Pezzi

Se l’italiano, la costruzione della frase e le virgole hanno ancora un significato, il Dl semplificazioni diventato legge, relativamente al caso targhe non risolve nulla. Persino i commenti del Segrerario di Stato Luca Beccari, intervistato da Rtv, hanno perso il tono trionfalistico di qualchee giorno fa, quando insieme al Segretario Teodoro Lonfernini affermava che il caso targhe era risolto. Missione compiuta. Adesso invece dice che il provvedimento “pare risolvere” il divieto, per i frontalieri, di condurre in Italia mezzi con targa sammarinese.

Aggiunge che “questo passaggio ci aiuterà a risolvere la parte più grossa del problema”, e che “in ogni caso sia necessario sollecitare la produzione di circolari esplicative, per evitare interpretazioni diverse della norma”. Come da noi già scritto giorni fa, ammesso e non concesso che il decreto risolva davvero la questione-frontalieri (e comunque, come dice chiaramente il testo del decreto, solo per il tragitto casalavoro-casa), resta comunque in piedi il problema dei familiari, così come quello dei frontalieri che effettuano consegne e/o ritiri sul territorio italiano. Viene da chiedersi poi che decreto “semplificazioni” sia uno che ha bisogno di una “circolare esplicativa per evitare interpretazioni diverse della norma”.

Anche Andrea Zafferani di Rf sulla sua pagina Facebook ha espresso i nostri stessi dubbi, specificando che l’articolo dell’emendamento che riguarderebbe i frontalieri ha un “effetto nullo”. Il decreto è scritto in modo contorto e si presta, purtroppo, a diverse interpretazioni da parte, per esempio, della forze di Polizia italiane.

Inoltre ieri il Presidente della Repubblica Italiana Mattarella ha firmato il dl Semplificazioni, ma ha accompagnato la firma con una lettera ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio nella quale sottolinea come “diverse disposizioni” non risultano riconducibili alle finalità originarie, in particolare quelle relative al Codice della strada. Crediamo proprio a questo punto che i “margini per lavorare” con Roma – per usare le parole del Segretario Beccari – siano estremamente ridotti.

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