San Marino. Resoconto Commissione Consiliare Finanze, mercoledì 26 ottobre pomeriggio

San Marino. Resoconto Commissione Consiliare Finanze, mercoledì 26 ottobre pomeriggio

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE 

MERCOLEDI’ 26 Ottobre- Seduta del Pomeriggio

La seduta della Commissione consiliare termina nel tardo pomeriggio con l’approvazione del Pdl “Riforma delle norme relative all’occupazione” con 9 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti. Viene inoltre approvato all’unanimità l’Odg presentato a inizio sessione dall’opposizione, per convocare in audizione i vertici Bcsm e l’amministratore unico di Bns, e per fare chiarezza sulla vicenda dei 10 mln di euro, probabilmente oggetto di un procedimento penale, emersa nel corso della recente discussione consiliare sull’Assestamento di bilancio.

Nel pomeriggio la Commissione consiliare riprende l’esame del Progetto di legge “Riforma delle norme relative all’occupazione” dall’Articolo 28 “Lavoro prestato da Amministratori”. Viene abrogato il divieto di qualifica di lavoratore subordinato per gli amministratori unici di società, se soci unici, e sono definite le figure di amministratore ordinario e amministratore operativo. Rf ritira il suo emendamento perché già recepito da uno degli emendamenti proposti dal governo su questo articolo. Anche da parte di Libera si giudica corretta la norma. Gli emendamenti del governo e l’articolo 28 emendato viene quindi approvato.

Via libera quindi anche all’Articolo 29 “Lavoro prestato da soci di società di capitali” per consentire ai soci che detengono quote di capitali pari o superiori al 10% di svolgere attività lavorative all’interno e per conto della società. Passa l’esame della Commissione anche l’Articolo 30, “Contratto di collaborazione coordinatane continuativa a progetto”. All’Articolo 31 “Assistenza familiare”, si introduce la possibilità che sia considerata attività lavorativa non subordinata e regolarizzabile, con contratto di collaborazione, l’attività di cura, supporto e assistenza verso persone unite da vincolo di parentela entro il terzo grado, se sono svolte per assistenza di minori di età non superiore ai 13 anni, oppure di persone in stato di disabilità o non autosufficienza certificato da Iss. Matteo Ciacci di Libera presenta un emendamento: “Condividiamo l’articolo e chiediamo la delega abbia un limite temporale”. Il Sds Lonfernini propone di indicare come data il 30 giugno 2023. Libera modifica l’emendamento con la precisazione temporale e questo viene quindi accolto.

All’Articolo 32 “Rapporti accessori saltuari di piccola collaborazione domestica”, Libera e Rf presentano emendamenti. Tra questi, Rf propone di eliminare il costo di registrazione del rapporto, pari a 50 euro. “La cifra di 50 euro mi pare il minimo- replica il Sds Lonfernini- con la registrazione regolarizziamo il lavoro del collaboratore domestico e diamo un po’ più di tutela e sicurezza a chi offre il lavoro e a chi lo presta”. Gli emendamenti di Rf e Libera sono respinti.

Seguono alcuni articoli senza emendamenti, in cui gli emendamenti vengono ritirati, o con pochi emendamenti, unicamente presentati dal governo.

Quindi Libera presenta una serie di emendamenti aggiuntivi all’articolo 36: Art.36 Bis per prevedere l’iscrizione di titolari di pensione sociale alle liste di avviamento al lavoro. Il Sds Lonfernini chiarisce che il medesimo contenuto è stato già introdotto all’Articolo 7. L’emendamento viene ritirato.

Dall’Art. 36 Ter all’Art. 36 sexies, gli emendamenti aggiuntivi di Libera vanno a prevedere il Lavoro minimo di cittadinanza. Si punta a introdurre questa misura di sostegno rivolta in particolare “a tutti quei disoccupati cittadini o residenti che abbiano terminato ogni forma di ammortizzatore sociale e che manifestino particolare difficoltà a trovare un impiego in ragione di gravi e documentate condizioni di disagio economico o familiare individuato sulla base dell’applicazione dell’indicatore della condizione economica per l’equità”. Il Sds Lonfernini propone di ridiscuterne “tra qualche tempo, quando tratteremo la parte relativa a tutti gli ammortizzatori sociali”. Eva Guidi di Libera chiarisce che gli articoli sul Lavoro minimo di cittadinanza erano stati già presentati dal suo gruppo nell’Assestamento finanziario dell’anno scorso. “Contiamo sulla sua parola- dice rivolta al Sds Lonfernini- e aspettiamo la sua chiamata su questo tema che aspettiamo da diversi anni”. Il commissario Ciacci annuncia quindi il ritiro di tutti gli emendamenti sul Lavoro minimo: il 36 ter, quater quinquies e sexies. Quindi gli emendamenti di Libera aggiuntivi Art.36 septies “Relazione per il potenziamento dell’Ufficio Politiche Attive del Lavoro” e l’Art. 36 octies “Relazione per il potenziamento del Formazione Professionale”: il primo viene ritirato, il secondo respinto. Poi sempre da Libera viene presentato il 36 Nonies, “Modifiche orario di lavoro per avviare un tavolo di confronto sul tema della riduzione dell’orario di lavoro settimanale”. Per il Sds Lonfernini questo tema non rappresenta una priorità. L’emendamento 36 nonies viene respinto. Seguono gli Articoli 37 “Ricorsi”,38 “Copertura Finanziaria”, 39 “Norme di Coordinamento”, e l ’Art. 40 “Abrogazioni” in cui sono presentati emendamenti unicamente dal governo, che vengono accolti. Quindi viene accolto l’emendamento aggiuntivo del governo Articolo 40 bis “Delega per interventi di revisione e coordinamento” per prevedere un decreto delegato da emanare entro il 30 giugno 2023. Infine, l’emendamento Articolo 40 ter, “Entrata in vigore”,è l’ultimo articolo accolto.

Dopo le Dichiarazioni di voto, il Pdl viene finalmente approvato con 9 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti. Nel corso delle dichiarazioni di voto viene palesato, oltre al sostegno dei commissari di maggioranza, il voto contrario di Libera e l’astensione di Rf. Sono infine indicati relatore di minoranza Luca Boschi di Libera, e per la maggioranza Giovanni Maria Zonzini di Rete.

Prima di chiudere i lavori, viene posto al voto l’Odg presentato in comma comunicazioni da Libera-Rf . Matteo Ciacci, Libera ripete la richiesta dell’Odg: “Chiediamo di poter audire i vertici di Bcsm e l’amministratore unico di ex Bns alla luce della discussione fatta in Assestamento di Bilancio sui temi legati ai 10 mln di euro che paiono oggetto di un procedimento penale. E’ una vicenda assolutamente da approfondire. Va inoltre fatta chiarezza anche sul tema del recupero crediti e se ci sono responsabilità da appurare e negligenze che potrebbero emergere e in questo caso, su cui il Consiglio grande e generale dovrà agire di conseguenza”. Stefano Giulianelli, Pdcs, a nome della maggioranza, annuncia il voto di accoglimento rispetto l’Odg. “Sentito anche il Segretario per le Finanze, riteniamo come commissari di poter accogliere questo impegno. Riteniamo infatti sia importante fugare ogni dubbio in merito a quanto emerso nell’ultima sessione consiliare attorno a questa operazione”. Infine, Nicola Renzi, Rf, ringrazia la maggioranza per una scelta non scontata: “Siamo lieti finalmente di registrare un clima diverso in cui si vuole vedere chiaro sulle cose”

Domani pomeriggio la Commissione consiliare Finanze tornerà a riunirsi per l’audizione con i vertici dell’Aass e il riferimento del Sds Lonfernini sul caro-bollette.

Di seguito un estratto delle Dichiarazioni di voto sul Pdl “Riforma delle norme relative all’occupazione”:

Andrea Zafferani, Rf: La legge ci ha visto critici sulla scelta di fondo di rinviare gran parte degli argomenti a momenti successivi, una scelta pilatesca, un po’ ‘democristiana’, che rende questa norma tutto tranne che una riforma epocale. Ci sono alcuni interventi che migliorano la situazione attuale come la norma sul lavoro dei pensionati, che apprezziamo, così come quella legata al lavoro degli amministratori. Al netto di questi due significativi miglioramenti, non ci sono cose particolari. C’è poi un peggioramento rispetto la situazione attuale sulla Commissione per il lavoro, ma il giudizio verrà dato meglio con i decreti. Noi ci asterremo dalla votazione.

Matteo Ciacci, Libera: Se, Segretario, tutto questo tempo lo avesse dedicato a un testo unico, avremmo avuto un risultato migliore, Invece abbiamo un sommario che verrà specificato di volta in volta con i decreti delegati. E’ un lavoro molto insoddisfacente, molto sommario, generico e con pochi indirizzi. Molto è delegato al confronto e le scelte di fondo non ci sono, il titolo ‘riforma’ è errato. Qualche scelta sul lavoro dei pensionati, sulle norme per gli amministratori le registriamo, per il resto è tutto un ‘vedremo, faremo, disciplineremo’. Se devo fare una valutazione più politica: lei Segretario non verrà attaccato nell’ambito dello sciopero generale, mentre il suo collega di Rete ha portato avanti una Riforma , anch’essa non epocale, ma certamente c’è stata volontà di andare avanti. Lei, anche se legittimamente, ha fatto dietrofront. Noi voteremo invece contrari al Pdl. C’è stato un buon confronto su varie tematiche, ma non abbiamo ‘quagliato nulla’.

Giovanni Maria Zonzini, Rete, per la maggioranza: Apprezziamo l’astensione da parte di Rf, è una certificazione della qualità del lavoro portato avanti in Aula. E’ una legge per motivi di opportunità storiche e politiche un po’ alleggerita rispetto alla prima lettura, ma la riteniamo la scelta politica più opportuna, per non esacerbare tensioni sociali, Non era il caso di aggiungere sul fuoco anche la normativa sul lavoro, che riteniamo sia utile a riordinare tutto il corpus normativo in materia, e dovrà essere definito nei passaggi dei decreti delegati, penso ai tre articoli su distacchi, lavoro interinale e a tempo determinato. Auspichiamo si arrivi a un testo condiviso con le parti sindacali e datoriali. Apprezziamo lo sforzo della collega di Dml che ha portato alcuni emendamenti migliorativi. E ribadisco il nostro voto favorevole alla legge.

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