L’Informazione di San Marino: “Processo Buriani, ancora non restituiti i files illegittimamente sequestrati”

L’Informazione di San Marino: “Processo Buriani, ancora non restituiti i files illegittimamente sequestrati”

Intanto si procede con le richieste testimoniali. Il 10 novembre l’audizione della presidente di Bcsm.

ANTONIO FABBRI È passato un mese dalla sentenza di terza istanza del giudice Oliviero Mazza, e ancora i files illegittimamente acquisiti, inutilizzabili e irrecuperabili per i processi che riguardano Alberto Buriani, non sono stati restituiti ed espunti dai fascicoli. Nelle ultime memorie di Avvocatura dello Stato e Banca Centrale si è insistito affinché il giudice di fatto non rispetti quella sentenza e venga recuperata parte di quei files illegittimamente sequestrati. Tanto che ieri in apertura di udienza l’avvocato Michela Vecchi ha ribadito che il Giudice di terza istanza è stato chiarissimo in tutte e tre le sentenze ripetendo che le violazioni degli inquirenti comportano “la perdita processuale di tutti i materiali informatici indiscriminatamente e illegittimamente appresi. Conseguenza: restituzione delle copie forensi integrali, del cellulare e del computer.

Se lei dovesse – ha detto rivolgendosi al giudice – valutare diversamente dalla difesa come chiedono le parti civili, andremmo ancora una volta in violazione del giudicato cautelare reale”, cioè contro la sentenza del giudice Mazza. Il Commissario della legge Adriano Saldarelli, che ha comunque detto ieri che a quella sentenza va data attuazione, attende tuttavia per pronunciarsi la trasmissione del fascicolo dal giudice di terza istanza allo stesso decidente di primo grado. Intanto ieri si è pronunciato sulle altre questioni preliminari, rigettando con ordinanza le eccezioni preliminari relative alla nullità dell’atto di citazione e delle audizioni assunte in fase istruttoria senza la presenza dei difensori. Così pure ha sostenuto che quella di ascoltare Sandro Gozi a distanza, visto il periodo pandemico, fu una scelta “non irragionevole”.

Sull’espunzione di prove ritenute a favore, come anche i tabulati telefonici della presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti prima acquisiti e poi espunti, il giudice non ha ravvisato irregolarità nell’estromissione, anche per quanto riguarda le trascrizioni delle testimonianze a favore degli imputati raccolte nella commissione di inchiesta, precisando che i relativi temi di prova potranno tuttavia essere oggetto di autonome richieste istruttorie. Ha così rigettato le eccezioni preliminari.

Così mentre resta pendente la decisione sulla nullità dei sequestri e la perdita di tutte le prove legate alle copie di telefonino e computer di Buriani, ieri sono state formulate le richieste testimoniali.

Lunghissimo l’elenco dei testi e delle documentazioni da acquisire al fascicolo sul quale il  giudice Saldarelli si è riservato di decidere.

Diverse richieste testimoniali coincidono, come quella della presidente di Banca Centrale Tomasetti o degli ex segretari di Stato.

Tra le testimonianze richieste singolare quella degli avvocati della stessa Tomasetti, Maria Selva e Filippo Cocco, che chiedono di ascoltare gli attuali Segretari di Stato Roberto Ciavatta e Elena Tonnini, già sentiti nell’ambito di un procedimento in cui Gatti, di cui l’avvocato Cocco è difensore, denunciò questo quotidiano, procedimento archiviato. Indicati Ciavatta e Tonnini perché riferiscano circa i rapporti tra il Commissario Buriani e il giornalista Antonio Fabbri, accusato in uno dei processi riuniti, assieme al direttore Carlo Filippini, di divieto di pubblicazione. Testimonianze sulle quali già tre provvedimenti di archiviazione hanno sancito l’assenza di riscontri probatori e, pertanto, la non attendibilità.

Lo ha rilevato in aula l’avvocato Enrico Carattoni. Nonostante questo – cioè che gli episodi narrati da Ciavatta e Tonnini “non appaiono suffragati da prove”, così uno dei pronunciamenti – l’intenzione degli avvocati di parte civile Tomasetti appare quella di riesumare quelle dichiarazioni, andando presumibilmente a sostenere un teorema distorto e già archiviato. Per il resto, ciascuna parte ha presentato la richiesta di propri testimoni e depositato o annunciato il deposito di documentazione. Testimonianze richieste, tra le altre, quella del Presidente della Commissione Cis Gerardo Giovagnoli, e degli ex Segretari di Stato Nicola Renzi, Marco Podeschi e Andrea Zafferani, queste ultime richieste dalla difesa di Simone Celli, che ha rilevato come gli inquirenti abbiano espunto dal fascicolo le testimonianze a favore del suo assistito nella Commissione di Inchiesta. Sulle richieste testimoniali il Commissario della Legge Saldarelli ha dato tempo alle difese fino al 7 novembre per dedurre le proprie osservazioni e si è riservato di decidere. Come pure dovrà dare esecuzione alle sentenze del giudice Mazza.

Nel frattempo ha già programmato per il 10 novembre le prime audizioni di testimoni. Si comincerà con Catia Tomasetti e Giuseppe Ucci.

E’ del tutto evidente come risulti determinante, in funzione dell’esecuzione della sentenza di terza istanza, l’espunzione delle prove irrimediabilmente perdute per capire anche come procedere nell’esame dei testimoni.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 19

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy