Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta del 14 settembre, pomeriggio

Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta del 14 settembre, pomeriggio

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 13-16 SETTEMBRE

-MERCOLEDI’ 14 SETTEMBRE- Seduta del pomeriggio

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Nel pomeriggio i lavori consiliari ripartono dal comma 5, dedicato al progetto di legge della II Variazione di Bilancio di previsione, presentato in prima lettura dal Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, e al recente report di Fitch Ratings sulla Repubblica di San Marino. Nella lettura della relazione al Pdl, il Segretario spiega che il progetto presentato è “una legge di assestamento principalmente tecnica, di adeguamento del bilancio all’andamento delle entrate e delle uscite dei mesi scorsi e di quello che si stima possa essere la tendenza dei prossimi mesi”.
Il dibattito, aperto con la relazione di accompagnamento dal Progetto di legge e il riferimento del segretario di Stato Gatti sul report dell’agezia di rating Fitch, si sviluppa per tutta la seduta e si conclude alla sua chiusura.

I lavori consiliari riprenderanno domani pomeriggio con l’esame delle istanze d’Arengo.

Di seguito un estratto degli interventi della prima parte del pomeriggio.

Comma 5. a) Progetto di legge “II Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2022, modifiche alla Legge 22 dicembre 2021 n.207 e successive modifiche” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio) (I lettura)

b) Riferimento del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio e successivo dibattito sulla attuale situazione economica e finanziaria del Paese e sulle possibili prospettive future, con riferimento anche al più recente report di Fitch Ratings

Marco Gatti, Sds per le Finanze dà lettura della relazione illustrativa al provvedimento che è reperibile integralmente al seguente link: https://www.consigliograndeegenerale.sm/on-line/home/lavori-consiliari/dettagli-delle-convocazioni/scheda17177815.html

Il progetto di legge della Seconda Variazione di Bilancio viene presentata dando seguito ed esecuzione a quanto già indicato nella presentazione della Prima Variazione di bilancio al fine di adeguare e aggiornare i capitoli entrata ed uscita del bilancio dello Stato. Alla luce dei dati 2022, recanti le nuove stime di previsione per tutto l’esercizio 2022, delle entrate tributarie ed extra tributarie e dei principali capitoli di spesa alle stesse imposte collegate e speculari (es. i rimborsi monofase ed Igr). Questa legge è pertanto una legge di assestamento principalmente tecnica, di adeguamento del bilancio all’andamento delle entrate e delle uscite dei mesi scorsi e di quello che si stima possa essere la tendenza dei prossimi mesi.

Si sottolinea che, seppure in evidenza dei dati rilevati un ottimo andamento del nostro sistema economico, la variazione è fatta nell’ottica di sostanziale prudenza, visto le incertezze macroeconomiche e sistemiche globali. I dati economici 2022 attestano comunque una ottima resilienza agli shock economici mondiali recenti del nostro sistema Paese, e anzi mostrano un sistema di crescita. La chiusura e gli accertamenti delle principali entrate tributarie che si stanno definendo in questi giorni, relativi al Bilancio consuntivo dell’esercizio 2021, hanno registrato un andamento ben oltre le aspettative del Bilancio previsionale e i dati del 2022, ad oggi, danno un trend di ulteriore crescita rispetto al 2021. Pertanto, con riferimento allo schema di bilancio dello Stato, al momento sono state apportate limitate modifiche, riferite principalmente alle entrate ed uscite tributarie. In relazione alle entrate tributarie si dettagliano di seguito le principali modifiche apportate rispetto all’ultimo assestamento di giugno. Nel capitolo in entrata dell’imposta sulle importazioni è stato apportato un adeguamento in aumento di 38 mln di euro. E’ stata aumentata la previsione di gettito dei dazi doganali di maggiori 600 mila euro; è stato aumentato il capitolo in entrata relativo all’Igr di 13 mln di euro; quanto precede è perchè nell’esercizio 2021 il gettito è andato oltre le aspettative e previsioni e ad oggi i relativi Igr 2022 (parziali) registrano un amento rispetto all’accertato del 2021. Per quanto precede il capitolo in entrata dell’imposta generale sui redditi è stato adeguato al 2021. Si segnala altresì necessario effettuare un adeguamento, questa volta in diminuzione, del gettito dell’imposta speciale sui prodotti petroliferi, in considerazione dell’intervento di riduzione dell’accisa attuato da marzo e tutt’ora vigente fino ai primi di ottobre, apportato in similitudine all’Italia, per combattere e contrastare il caro energia. Tale riduzione risulta al momento pressochè recuperata e compensata con l’aumento del gettito monofase derivante dall’incremento del valore commerciale dei prodotti petroliferi.
Sul versante delle uscite invece si evidenzia che il pdl apporta una variazione in diminuzione di 500 mila euro agli stanziamenti in relazione agli oneri retributivi del personale della Pa. (…)
Passando ai singoli articolo del Pdl si precisa che con l’articolo 1, in considerazione del buon andamento delle entrate, è stato diminuito l’ammontare complessivo del possibile ricorso a finanziamenti, già modificato in diminuzione con la legge della I Variazione del giugno scorso, portandolo da 130 mln a 80 mln di euro. (..)

Il presente Pdl ha una natura tecnica alla quale seguiranno in seconda lettura integrazioni e adeguamenti che potranno emergere, oltre che dalla rilevazione di ulteriori dati, anche dal confronto politico.

Come avrete capito dalla relazione, il presente bilancio mostra dei significativi incrementi nel gettito delle entrate, uno stato dell’economia generlae che sta andando bene un po’ in tutti i settori, quello trainante è quello dell’industria, ma rileviamo che quest’estate anche il settore turistico ha avuto delle soddisfazioni e ha apportato dei giovamenti anche al bilancio dello Stato. Sono dei settori, quello turistico e anche finanziairo, che hanno ampio margini di miglioramento e crescita su cui credo si debba lavorare per non mettere il bilancio dello Stato nelle condizioni di essere sostenuto per la maggior parte da un solo settore, che lo esporrebbe a rischi di settore.
Nell’ambito del dibattIto si chiede di parlare anche del Rating di Fitch e credo sia assolutamEnte agganciato al tema di Bilancio. Il report si basa sui dati della prima Variazione di bilancio, molto più prudenziali, rispetto questi. Fitch stesso rappresenta dei punti di forza del sistema San Marino, nei livelli di ricchezza elevati, in un Pil pro capite più vicino a tripla A che a doppia B, un settore delle esportazioni resiliente, l’export a giugno 2022 è in aumento rispetto un anno prima del 34,5%, segno di un ‘attività industriale ma anche all’ingrosso che sta lavorando a pieno ritmo. Una delle vulnerabilità del sistema sammarinese rimane quella del settore bancario finanziario, legata all’onere degli Npl che continuano a gravare, nonostante il netto miglioramento. Dopo 11 anni il sistema bancario torna ad essere positivo e a registrare utili, pensiamo a quanto, senza questo macigno degli Npr, sarebbe potuto migliorare…
Altro elemento che segna Fitch è il consolidamento del Bilancio dello Stato: il deficit per il 2021 inferiore rispetto quello previsto dalla loro ultima rilevazione è sceso al 4, 1% del Pil, rispetto al 5,7%. Questa valutazione è fatta sui dati che ancora non erano chiusi e manca il famoso Bilancio finale dell’anno che deve attendere la presentazione delle dichiarazioni Igr. Dà comunque evidenza che il governo anche quest’anno non ha dovuto iniettare ulteriore capitale al settore bancario. Anche per quest’anno Cassa di Risparmio al momento ha la previsione di chiudere in utile, avendo nell’anno precedente destinato un fondo a copertura di rischi finanziari. Hanno la previsione del Pil, su base dell’ultimo assestamento di bilancio di giugno, con un deficit del 2,1%, e ritengo scenderà sensibilmente e ci sarà un pareggio, se non un segno positivo, per quanto riguarda il bilancio 2022, alla luce del secondo assestamento, che è molto molto più positivo dell’assestamento portato a giugno. Chiaramente abbiamo incertezza dei costi del settore dell’energia che potrebbe andare a variare. L’Azienda dei servizi sta lavorando ai propri bilanci di assestamento in modo di poter presentare per tempo in seconda lettura eventuali scostamenti.
Su debito e miglioramento della liquidità: Fitch evidenzia come la condizione dello Stato sia cambiata, ora la liquidità è in sicurezza e bisogna lavorare sui deficit di bilanci o che vanno a mangiare liquidità, bisogna lavorare per il pareggio e iniziare ad accantonare riorse con degli avanzi. Anche il settore bancario dimostra delle sfide importanti, per la prima volta dopo 12 anni registra un utile e ancora ha in capo Npl, i coefficienti di liquidità sono migliorati, nonostante la pandemia e la crisi internaizonale sta vivendo un miglioramento.

Tra i punti deboli del rating viene invece messo in evidenzia che i mercati internazioanli sono volatili per le condizioni esterne e ciò potrebbe mettere in difficoltà la Repubblica ad andare sui mercati (per esempio potrebbe trovare tassi troppo alti). Occorre dunque trovare una sostenibilità con il bilancio dello Stato, d’altra parte è importante quello che scrive Fitch: ancorchè non si andasse sui mercati internazionali, il debito di 340 mln di euro sarebbe onorato perché le riserve interne sono sufficienti. E’ chiaro che un inervento di questo tipo poi fa emergere criticità poi legate ad avere liquidità di sistema. Quindi occorre lavorare perché questo non si verifichi.
Altre situazioni che vedono invece dei fattori di rischio potrebbe essere quello che sta avvenendo nel settore dell’energia. È un fattore di rischio, nell’ipotesi estrema non fosse fornito o razionato il gas, sarebbero messe in difficoltà le imprese produttive con ricadute sul sistema produttivo. E chiaramente con un ricaduta sul sistema San Marino il cui gran parte del Pil è formato da imprese produttive. Un evento di questo tipo potrebbe quindi condizionare anche il bilancio dello Stato. Quindi i due fattori che possono migliorare il rating sono invece legati alle finanze esterne, quindi rafforzamento delle fonti di finanziamnto esterne e interne, e riduzione più rapida del debito pubblico nel medio termine. Lavorare sulle entrate e contenere le uscite è importante così come mantenere un equilibrio nell’ambito dei finanziamenti. Altro su cui lavorare sono le caratteristiche strutturali negative del settore bancario, poter arrivare a concludere una cartolarizzazione nel più breve tempo possibile libererebbe risorse per le banche. In merito ai finanziamenti nazionali e internazionali previsti inizialmente di 150 mln, poi ridotti a 130 e ulteriormente ridotti in questa Variazione di altri 50 mln, essendo ormai prossimi ad attobre e avendo livelli di liquidità buoni, si è tenuto un margine per gli imprevisti, e un eventuale emissione di 30 mln che però non contiamo di realizzare.
Alessandro Bevitori, Libera
La notizia che ha creato più preoccupazione, e non solo a noi di Libera ,è il deblassamento di Fitch, agenzia di rating che è già al secondo declassamento di San Marino, e non sarà a causa dell’opposizione. Evidentemente l’agenzia che valuta la salute dell’economia di un Paese non ha fiducia verso il nostro sistema. Mi pare di avercapito che questi organismi internazionali ci giudicano più che altro su progetti che possiamo mettere a terra. E’ un dato inconfutabile. Probabilmente, quando gli organismi internazionali avranno fatto una richiesta, alla loro prima visita, noi avremo fatto promesse del tipo ‘metteremo in sicurezza pensioni, sistema bancario, faremo la riforma Igr, il passaggio all’Iva’. Ma poi i risultati rimangono lettera morta e di conseguenze ci puniscono. Il problema di queste punizioni non è tanto reputazionale, è che diventa complesso per noi gestire il debito con una rinegoziazione, diventa un ‘pagare più interessi’. I soldi che ci hano prestati li pagheremo di più. E già non riusciamo a restituire i soldi che abbiamo preso, e con questo assestamento chiediamo altri 80 mln. E mi meraviglio ,colleghi in Aula, non c’è nessuno che apre bocca. Noi non siamo contrari al debito, ma dobbiamo fare debito buono per investimenti precisi. Prima c’è stata la grande scusante, che per voi è stata una fortuna, perché davanti al paravento del Covid vi siete nascosti dietro al ‘c’è la pandemia, non riusciamo a fare niente’, per carità. La verità è che le cose non sareste stati in grado di farle, solo sulla giustizia eravate in 44 belli schierati. Sulla riforma pensionistica presentata oggi non interviene nessuno, non importa a nessuno. Non si sta facendo nulla. Conserviamo il nostro parere negativo.

Giovanni Zonzini, Rete
L’accusa che viene mossa in merito al bilancio è la seguente: continuate a fare debito, tradotto ‘il bilancio continua ad essere in debito, non avete fatto niente per portarlo in pareggio’. Poi abbiamo sentito, al limite della farneticazione, che ‘per fortuna abbiamo avuto la pandemia, che abbiamo usato da paravento’. Peccato che, se non ci fosse stata Pandemia con la contrazione delle entrate, sarebbe stato più semplice da portare il bilancio in pareggio. Ma non è in disavanzo da ieri, lo è dal crollo del sistema bancario e dal crollo delle entrate di quel settore che il nostro bilancio è in disavanzo strutturale. E non abbiamo più risorse in fondo al barile e non abbiamo neanche più colpi di fortuna- ed è come avete chiuso il vostro bilancio nel 2019- come confische di 40 mln di euro che ci permettono di pagare all’improvvio le tredicesime. Noi non le abbiamo quelle sì che sono una fortuna. Mentre per definire il covid ‘una fortuna’ ce ne vuole….

Noi abbiamo un grosso sbilancio e non poteva essere affrontato né nel 2020, con il Pil che crollava né, nel 2021 quando si tornava a livello con l’economia. Quest’anno il 2022 la pandemia ce la lasciamo alle spalle- speriamo- e presentiamo la riforma previdenziale, a breve arriverà la riforma sulle imposte dirette che andrà a impattare in modo rilevante sul disavanzo dello Stato, e lo pretendiamo. Non abbiamo più neanche l’Azienda di Stato da prosciugare, anzi dovremo aiutarla per mantenere prezzi di energia più bassi rispetto a quelli di mercato. Dobbiamo anche analizzare l’andamento generale della nostra economia, che è tutt’altro che negativo. Nel 2012, 10 anni fa, i disoccupati in senso stretto erano 861, oggi sono 462, il tasso di disoccupazione è crollato del 48%, il numero di occupati è aumentato di 2.600 unità in 10 anni e attualmente questi dati sono superiori ai dati pre-pandemia. Sono segnali di un paese in crescita economica, il continuare a dire che siamo in crisi viene smentito da dati macroeconomici fondamentali.
Noi abbiamo invece un problema di finanza pubblica e privata in ambito bancario, e ricorderei che almeno un anno fa abbiamo approvato una legge sulle cartolarizzazioni. La mia domanda è: Banca centrale, che sovrebbe darvi attuazione a questa legge, cosa sta facendo? E’ possibile che non si sappia nulla sul destino degli Npl? La dirigenza di Bcsm fa benissio a dedicare il proprio tempo a censure, denunce e video promozionali, tuttavia dovrebbe dedicare il proprio tempo a velocizzare il percorso finalmente e una versione razionale dei crediti dubbi in pancia alle nostre banche.Che è uno degli elementi che ha determianto il downgrade del nostro rating. E chiedo a lei allora Segretario, a che punto è la nostra Banca centrale nella definizione dell’attività di gestione dei nostri Npl? Ed è un interrogativo grande, miliardario. E aspetteremmo una risposta che non può essere come con il Memorandum un continuo temporeggiare, ma dovrebbe portare risultati. Possiamo permetterci una Banca centrale in una specie di melassa, immobile, mentre le nostre banche continuano ad essere affaticate da una mole enorme di Npl?
Nicola Renzi, Rf
A quanto ha detto Zonzini, aggiungo che noi abbiamo appreso da Fitch che governo e Segreteria Finanze intendono dare esecuzione al progetto Npl entro il secondo trimestre 2023, noi neanche lo sapevamo. Il problema vero è che di questa cosa in quest’Aula non importa nente a nessuno. C’è l’opposizione schierata al completo e la maggioranza è sostanzialmente assente. Il problema del giorno è la Reggenza. Sono tutti a ragionare su chi sarà il prossimo reggente. Per favore, stiamo parlando di temi importanti che dovrebbero essere affrontati in Aula con maggiore partecipazione.

Segretario, non è indubbio che la nostra economia abbia saputo essere resiliente, come ha saputo esserlo dopo la crisi successiva al 2008, è stato un dramma che ha portato via oltre il 30% di Pil legato a un altro tipo di economia. Ci hanno consentito di restare in piedi settori che hanno resistito, turismo, commercio e industria. E la diversificazione che si è creata nel tempo è quella che ci ha salvati. Altrimenti il Paese sarebbe saltato per aria. E veniamo da un altro anno e mezzo devastante, dove abbiamo lasciato punti di pil in doppia percentuale per il covid, come è successo in tutto il mondo. Se non ci fosse stato un rimbalzo e una crescita saremmo morti. Ben venga la resilienza e il riconoscimento di una maggioe occupazione, forse qualcosa è stato fatto anche grazie ad alcuni provvedimenti della legislatura precedente. Però mi chiedo, Segretario, come non si faccia a coniugare parole come resilienza, tenuta, sviluppo economico con il termine di preoccupazione. Sono due anni che parliamo di riforme, per insostenibilità del debito pubblico e il rischio default, dall’opposizione noi possiamo dire che siamo molto preoccupati per la spirale del debito e come viene utilizzato costantemente. Quando riusciremo a scorporare dal bilancio il debito, rendendo chiaro a tutti quanti soldi abbiamo preso? Le prime uscite che lei ha fatto sono state ‘abbiamo 54 mln di avanzo’, poi qualcuno in sé ha osservato’ ma lì ci sono anche i soldi del prestito?’. E allora sono solo 4 mln, perché i 50 li abbiamo presi come debito e dovremo rinegoziarli tra poco. E’ necessario fare interventi importanti di contenimento delle spese ma anche espansivi di sviluppo. Lo vogliamo dire? Se vogliamo fare un confronto serio fra galantuomini per il bene del paese, ci siamo, se invece si viene qui a dire che va tutto bene e ci compriamo altri 6-8 mesi o un anno di tempo, noi non ci stiamo più.
Matteo Ciacci, Libera
L’approccio della Segreteria Finanze è rimasto invariato in questi anni e il Segretario tende a tranquillizzare la cittadinanza, ‘cerchiamo di tenere tutto sotto il tappeto’…è il tipico atteggiamento della Dc cui si è accodata tuttta la maggioranza. Invece l’atteggiamento dovrebbe essere diverso. Fitch per la seconda volta ha deciso di dare un giudizio non positivo alla nostra economia. Lei Segretario ha detto che per Fitch comunque San Marino sarà in grado di onorare il suo debito da 340 mln e su questo dobbiamo essere tranquilli. Allora Segretario, ci dica come pensa di rimborsare i 340 mln di debito. Con i fondi pensione? Con l’ennesimo espediente pensato da Banca centrale? Qualche riflessione deve essere fatta. Per il resto 340 mln di debito, 50 mln l’anno scorso, altri 80 mln con questo assestamento, con un piano di sviluppo che manca e un sistema bancario che non trova risposta concreta. L’anno scorso siamo venuti in fretta e furia in agosto per fare una legge sugli Npl, oggi quel progetto è fermo al palo. Su questo chiederei a che punto siamo e gradirei una risposta. Secondo aspetto: ce la fate da soli? Io vedo che o comprate tempo o avete difficoltà a chiudere le questioni anche più semplici, voi rimandate tutto. Soluzioni strutturali ancora non sono state date.
Maria Katia Savorelli, Rf
Dalla Variazone di bilancio si prevedono interventi, quindi le spese da assumere per fronteggiare i vari costi e, dall’altra parte, il tema della situazione economica e finanziaria del Paese, una situazione non così brillante visto il declassamento del rating subito da Fitch che rappresenta un segnale di allerta forte e chiaro che la maggioranza non può sottovalutare. Più volte Rf ha sottolineato la sua preoccupazone per la situazione economica del Paee, costantemente minimizzata dal governo. E di fronte al declassamento, è stata proprio Rf a richiedere un riferiento e un dibattito in Consiglio, suggerimento avvallato all’unanimità da tutte le forze politiche. Certo , si è basato su una variazione del bilancio precedente, ma forse lo scorso anno la situazione era un po’ migliore di quella che ci ritroviamo oggi. Il debito contiua ad aumentare e non vediamo entrate per il paese, al contrario continuiamo ad assistere a continue uscite di denaro, basti vedere le consulenze di governo. Una situazione preoccupante, e possiamo solo dire che da inizio legislatura tutto è stato seguito in modo segreto, basti ricodare il prestito con Carghill portato in solitaria dal Segretario Gatti. Il progetto sugli Npl, che dovrebbe servire a gestire crediti non performanti del sistema sammarinese, approvato omai da un anno, con la contrarietà dell’opposizone, ad oggi non si capisce ancora se ci sono stati esiti e che applicazione debba avere. C’è totale segreto da parte del governo sul piano della gestione dell’energia, in molti pensano che non esista nemmeno. Penso che sia compito del Segretario iniziare a fornire alla cittadinanza informazioni corrette e dire come stanno le cose in maniera onesta, come il paese riuscirà a sostenersi e ripagherà i suoi debiti.
Stefano Giulianelli, Pdcs
Un dibatitto responsabile e costruttivo, in merito alle problematiche legate all’Assestamento e sulla situazione dei conti pubblici, dovrebbe svolgersi partendo da un attento esame dei dati di bilancio riportate nel rendiconto finanziario, nel progetto di legge e dalla relazione accompagnatoria. Tale esame preliminare, se integrato da un’analisi dei dati relativi agli esercizi precedenti, restituisce un quadro di miglioramento delle entrate tributarie ed extra tributarie dello Stato, che si assestano per il 2022 a oltre 600 mln di euro, 535 mln di euro le tributarie, mentre le entrate extra tributarie a 68 mln. Escludendo le entrate drivanti da accensioni di mutui e prestiti, si registrano maggiori entrare di 53 mln di euro rispetto al precedente Assestamento, derivato da un maggior gettito di Igr, che si incrementa di quasi 14 mln di euro, nonchè da maggior gettito derivante dall’imposta sulle importazioni che si incrementa di 38 mln di euro. L’incremento del gettito derivante dall’imposta sulle importazioni si assesta inoltre a 9 mln. L’aumento dei volumi commerciali e dei redditi imponibili alla base del maggior gettito fiscale previsto per il 2022, se da un lato riflette un sistema ecomico in crescita, che è riuscito a reagire al contraccolpo dell’emergenza sanitaria, dall’altro comprova la bontà politica economica attuata da questo esecutivo nei confronti di imprese, lavoratori e famiglie in generale. Altro dato significativo da rimarcare è la copertura integrale delle spese correnti, pari a 593 mln di euro, mediante le entrate tributarie ed extra tributarie, che consente di quantificare un avanzo primario della gestione finanziaria pari a oltre 10 mln di euro. Questo risultato ha permesso di ridurre il patrimonio finanziario dello Stato sotto profili dei finanziamenti da reperire, ed emissioni di titoli di debito pubblico di oltre 50 mln di euro e ridurre oneri finanziari del debito di oltre 2 mln di euro.
Cio non deve distogliere dalla criticità del bilancio pubblico, dall’entità della spesa corrente ancora troppo alta, rappresentando più dell’80% delle uscite dello Stato. Non si possono poi non consierare le vulnerabilità connesse alla crisi energetica che si determineranno inevitabilmente e non sono misurabili. Le misure di protezione avranno un peso sulle nostre finanze pubbliche. La crisi energetica rappresenta uno dei principali fattori che ha determinanto il declassamente del rating di Fitch. Nel proprio report del 2 settembre, l’agenzia Fitch riconosce importanti miglioramenti negli aspetti tecnici fondamentali: liquidità, sistema banacario, bilancia dei pagamenti, ma declassa da B+ a B il rating. A titolo personale, quello che sorprende rispetto l’ulti,o report non appare tanto giudizio di declassamento in sé , visto la sfavorevole congiuntura internazionale, quanto il fatto che l’agenzia dallo scoppio del conflitto abbia espresso downgrading solo nei confronti di 8 stati del mondo nonostante crisi interessi tutti i Paesi europei, insieme a San Marino, gli altri paesi sono Tunisia, Sri lanka, Ghana, Bielorsusia, Ucraina, Russia…economie diverse dalla nostra. L’attuazione di efficaci misure di protezione per imprese e famiglie apparte la sfida più difficile da affrontare per il nostro paese. E’ impegnativa ma potrà essere vinta solo attraverso la sottoscrizione di accordi internazionali sostenibili per l’approvvigiomento energetico.

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