San Marino. Alcool troppo diffuso tra i giovani, dal Consiglio ok all’aumento dell’età minima per comprare alcolici

San Marino. Alcool troppo diffuso tra i giovani, dal Consiglio ok all’aumento dell’età minima per comprare alcolici

Faro acceso in Consiglio Grande e Generale sull’uso dell’alcool nei giovani di San Marino.

A sollevare il tema è stata l’Istanza d’Arengo n. 17, “per la previsione di uno stesso limite di età sia per la vendita che per la somministrazione di alcolici”. Oggi infatti sul Titano è possibile acquistare alcolici e superalcolici in attività commerciali solo se è stata raggiunta la maggiore età, quindi 18 anni, mentre l’età scende ai 16 anni compiuti per la somministrazione al banco, come ad esempio presso i bar, pub e ristoranti.
Nel corso della discussione quale viene presentato e approvato un Ordine del giorno condiviso da tutti i gruppi consiliari. Nel dibattito, in cui emerge condivisione bipartisan in Aula, Carlotta Andruccioli, Dml, interviene per confermare le preoccupazioni per il fenomeno di “un consumo smodato di alcolici nei giovani”, rispetto al quale la politica deve dare delle risposte. Anticipa disponibilità da parte di Dml a condividere un Odg, sollecitato ieri dal consigliere Pdcs Manuel Ciavatta, per accogliere la richiesta di uniformare la normativa sui limiti di età e, in più, di dare indicazioni per “mettere i giusti paletti”.
Viene quindi data lettura dell’Odg condiviso da tutti i gruppi per “impegnare il governo ad effettuare un riferimento nella Commissione consiliare competente, sulla base di appositi riferimenti e dati raccolti dalle forze dell’ordine e dagli organismi sanitari preposti; ad adeguare entro 6 mesi la normativa sammarinese, prevedendo il divieto di vendita e somministrazione di alcolici a coloro che non hanno raggiunto la maggiore età di 18 anni e di implementare, all’interno del territorio, la campagna informativa di prevenzione su consumo e abuso di alcol, con particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione”.
Infine, l’istanza viene accolta con 23 voti a favore, 6 contrari, 2 non votanti e 1 astenuto, e l’Ordine del giorno è approvato quasi all’unanimità con 39 voti a favore e 1 astenuto.

 

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