San Marino. Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta 21 aprile 2022

San Marino. Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta 21 aprile 2022

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 21-28 APRILE

– GIOVEDÌ 21 APRILE–

Il Consiglio Grande e Generale si apre con il messaggio dei Capitani Reggenti nella prima sessione consiliare da loro stessi presieduta. Un intervento molto apprezzato dai consiglieri a livello bipartisan, come emerge in comma comunicazioni.

Conflitto in Ucraina e le vicende di attualità e cronaca che riguardano i consiglieri Matteo Ciacci e Giacomo Simoncini sono i temi al centro del dibattito consiliare odierno. Mentre Repubblica futura presenta un Ordine del giorno per impegnare il governo a riferire alla Commissione Consiliare competente sullo stop all’iter di ratifica dell’Accordo tra la parte italiana e quella sammarinese, sulla Cooperazione in materia radio televisiva e a riferire sulla progettualità della San Marino Rtv. Dalla stessa maggioranza ci sono interventi per fare pressing agli alleati sulle riforme. Francesco Mussoni, Pdcs, fissa la deadline: “Entro l’estate, se vogliamo fare riforme, dobbiamo avviare percorsi significativi e prenderci le nostre responsabilità”.

Non mancano poi le critiche  del consigliere Gino Giovagnoli, Pdcs, rivolte al Segretario di Stato per il Turismo, Federico Pedini Amati, sulla questione del “trenino” turistico per via di rotte che escludono una fetta importante del centro storico e dei suoi negozi, recando grave danno ai commercianti. Giovagnoli si dice  deluso e mareggiato dallo stesso Segretario di Stato: “Questi commercianti chiedono solo equità spartitoria dei flussi turistici- manda a dire- Perché sono anni che  non sono ascoltati e si vuole creare difficoltà a queste famiglie?”.

“Sgombriamo almeno il campo: il governo non cade sul trenino”, replica il Segretario cercando di smorzare i toni. “Io ne sento parlare da una vita, ma come si fa a non trovare una soluzione? Eppure non si trova”, ammette le difficoltà. Il Segretario Pedini Amati conferma che il problema esiste ma è a monte. Alcune zone di Città come la stazione, Grand Hotel e il P6 devono essere  riqualificate. “Ho portato al congresso un progetto che non andava bene- chiarisce e rilancia- ma non ci dobbiamo arrendere a trovare una soluzione per riqualificare aree ‘depresse’, io stesso vivo alla Stazione, volete che non capisco la drammaticità di quei commercianti?”.  

La seduta si interrompe e il dibattito in comma comunicazioni riprenderà in seduta notturna.

 

Di seguito un estratto della prima parte degli interventi del pomeriggio.

 

Comma n.1 Comunicazioni

 

Andrea Belluzzi, segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura
Terminata l’emergenza Covid e terminato un problema, la scuola si è fatta carico di un grande lavoro come quello legato al tema dell’accoglienza profughi dall’Ucraina. La Repubblica di San Marino sta accogliendo un grande numero di profughi e per la maggioranza sono bambini e adolescenti. L’intenzione era di impegnarci a rendere possibile loro di continuare il percorso scolastico. È giusto condividere qui che siamo rimasti sorpresi. Quasi la maggior parte di loro sta andando avanti con le lezioni a distanza dal loro paese. Quindi l’impegno per la nostra scuola è stato di dare loro gli strumenti per renderlo possibile e nel pomeriggio di attivare percorsi di inclusione-gioco. E’ apprezzabile l’impegno di insegnanti e studenti e le loro disponibilità per attività di tutoraggio. Ci stiamo impegnando nel dare i primi rudimenti della lingua italiana, in estate andremo avanti con i centri estivi e le attività di natura inclusiva con i ragazzi sammarinesi. Stiamo già affrontando e siamo pronti ad affrontare gli scenari possibili da qui a settembre, se la crisi si protrarrà: a partecipare e collaborare con le attività della didattica a distanza, oppure attiveremo e costruiremo processi di inclusione, nel caso per questi ragazzi ospiti a San Marino sia necessario avviare percorsi all’interno della nostra Repubblica. Dobbiamo lavorare con elasticità, dimostrata da tutto il personale docente. Ancora una volta la politica deve apprezzare lo sforzo fatto.

Filippo Tamagnini, Pdcs
Bene che il tema sia sollevato rispetto al grande contributo dei cittadini di San Marino a questa emergenza, ricorda per tanti versi l’accoglienza del ‘44.

Mariella Mularoni, Pdcs
La recente firma di un accordo con l’agenzia italiana che cura i progetti di scambio Erasmus  plus è la prima relativa all’accordo di integrazione europea di San Marino e permetterà al nostro paese di partecipare al principale programma europeo per la formazione e sostegno alla mobilità in ambito della formazione superiore . E’ un progetto che potrà essere esteso agli studenti sammarinesi che frequentano la scuola secondaria anche fuori San Marino.

Sempre più sono i giovani sammarinesi che chiedono di frequentare un anno all’estero e che sia riconosciuto al loro rientro. È l’inizio di un percorso che costruiremo passo a passo per soddisfare i bisogni formativi dei sammarinesi.

Sull’accoglienza degli ucraini: le istituzioni coinvolte hanno da subito dato il loro contributo,  affiancandosi ad enti ecclesiastici e associazioni private. La maggior parte sono bambini e donne che hanno lasciato i mariti a combattere. Positiva l’introduzione del permesso di soggiorno ad hoc  rinnovabile. I bambini sotto i 10 anni sono stati inseriti nella scuola infanzia-scuola elementare, per gli altri ordini sono state attivati corsi di lingua italiana.

Gino Giovagnoli, Pdcs
Intervengo per rilevare il comportamento non lineare dell’attuale politica in merito al problema legato al trenino turistico su ruote che trasporta passeggeri dal ‘parcheggione’ al centro storico.  Non voglio penalizzare l’imprenditore. Ora il trenino va direttamente al parcheggio 6 e non passa per la Stazione e nelle zone “basse”del centro, i  cui negozi in passato potevano usufruire del passaggio dei turisti. Tutto questo non è stato compreso dalle Segreterie per il Turismo che si sono succedute. Non si chiede l’impossibile, ma una giusta spartitoria dei flussi turistici. Non ci è stato possibile incontrare il Segretario al Turismo come delegazione, nonostante i numerosi appelli che ho rivolto, siamo molto delusi da questo comportamento. Inoltre, nell’ultima delibera si prevede la possibilità per l’imprenditore di portare avanti il servizio fino al 2023 e si prevede anche un contributo dello Stato. Il turista che paga 3 euro di biglietto va in alto per ammirare il panorama e visitare i monumenti che sono nella parte alta. Sullo Stradone il trenino si ferma, ma nessuno scende, vanno tutti direttamente al parcheggio 6. L’imprenditore usa per questo percorso tre trenini contemporaneamente, non si rispetta la delibera che autorizza una corsa ogni 30 minuti. In questo modo si ha una corsa ogni 10 minuti. Il flusso turistico verrà deviato tutto nella zona alta del centro. Questi commercianti chiedono solo equità spartitoria dei flussi turistici. Perché sono anni che i commercianti di questa zona non sono ascoltati e si vuole creare difficoltà per queste famiglie? Molto amareggiato per questo comportamento della politica.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Dal rapporto su San Marino del GREVIO – Gruppo di esperti/e sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, organismo indipendente del Consiglio d’Europa si parla dei tempi lunghi dei procedimenti che spesso portano alla prescrizione di molti casi. I tempi lunghi non rendono giustizia e scoraggiano le vittime dallo sporgere denuncia, ostacolando così l’accesso della donne alla giustizia. Come si fa a non pesare queste parole di un organismo internazionale, dopo i fatti recenti che hanno visto coinvolti anche- pare- dei politici? Oggi come ieri siamo in una situazione culturale di Stato schifosamente patriarcale, tendente ad annichilire la discussione che dovrebbe essere affrontata senza voli pindarici  e senza sovra-strutturazioni sociali che queste società patriarcali hanno. Alcuni in primis, i presunti protagonisti di questi fatti, non si sono posti nemmeno il problema di non farlo, o da presunti carnefici cercano in tutti i modi di passare loro stessi da vittime. Dei recenti fatti siamo venuti a conoscenza dalla stampa, non si possono fare campagne di sensibilizzazione dell’argomento in base al gossip. Altro che le strumentalizzazioni politiche di cui si è parlato in una conferenza stampa indegna solo ieri. C’è chi ancora oggi vuole distogliere attenzione su cose basilari. Il punto è che l’utilizzo scriteriato anche delle redazioni di stampa su particolari delle scene di violenza spostano l’attenzione su alcuni comportamenti ‘strani’ delle vittime e non del comportamento subumano del carnefice. Oggi tutto è lecito. Fateci caso: oggi si cercano di capire eventuali patologie delle vittime ma non quelle di chi perpetra violenza, la vittima è muta ed è colei che ha permesso la manifestazione di certe patologie. E in molti casi, anche per retaggi culturali o per presunte esposizioni sociali del carnefice, la vittima non sporge denuncia continuando a subire. L’Autorità per le pari opportunità intende combattere  o screditamento delle vittime, le dicerie e strumentalizzazioni di fatti e parole al di fuori contesti giudiziari che finiscono per ledere la reputazione di una donna, screditandola e diventando anch’essi atti di violenza. L’Authority evidenzia il caso della vittimizzazione secondaria: fisica, psicofisica, sociale ed economica. Le vittimizzazioni secondarie sono conseguenze sottovalutate per le vittime di reati di genere e il loro effetto è quello di scoraggiare la denuncia da parte della donna o del minore.
Il filo rosso che emerge dai recenti fatti di cronaca è uno solo: la parola, il microfono, le conferenze stampa le hanno svolte i presunti violenti con il placet di gruppi politici che le hanno permesse, con la colpa gravissima di mettere nuovamente la vera vittima in nuova gogna mediatica avvilente. Le vittime sono state per l’ennesima volta violentate. Il tutto attuato anche con la presenza di donne.  Gli atteggiamenti di assoluzione preventiva di gruppo, senza che ci sia stata chiarezza nei luoghi consoni, sono violenza secondaria. L’aggravante è quella di utilizzare il proprio ruolo politico. Il politico può permettersi tutto? Non si possono derubricare certe violenze e avere un atteggiamento intimidatorio, mettendo le vittime nelle condizioni di non denunciare le violenze subite.

Maria Katia Savoretti, Rf
L’accordo bilaterale in merito alla cooperazione in materia radio televisiva Rai-San Marino Rtv,

come avete letto sui giornali, vede la ratifica stoppata in una Commissione parlamentare italiana, così come stoppati sono i finanziamenti. Alcune avvisaglie sono state riportate anche in un servizio di Striscia la notizia. Sono stati accantonati finanziamenti dal 2021 al 2026. Questo stop della Commissione sta fomentando una serie di polemiche ed emerge una divergenza nel percorso parlamentare di ratifica con quanto firmato a San Marino nell’ottobre 2021 in accordo tra i due governi. La situazione di stallo mette in pericolo i finanziamenti per Rtv da parte della Rai, dovute al fatto che il Titano ha ceduto frequenze alla Tv italiana, impegnandosi a non utilizzarle. E ciò comporta dei costi. Inutile che la maggioranza millanti buoni rapporti con l’Italia, non sembrerebbe. Ancora una volta la politica estera risulta non pervenuta. A noi preoccupa il futuro di Rtv.  

 Do lettura di un Odg a riguardo:

Viste le recenti notizie, apparse su vari media italiani, che hanno per oggetto apprezzamenti assai poco lusinghieri per la San Marino Rtv e informazioni ancor più preoccupanti circa l’iter di ratifica dell’accordo tra la parte italiana e quella sammarinese, proprio in merito alla cooperazione in materia radio televisiva;

Considerato che detto iter di ratifica sarebbe ora fermo in una commissione parlamentare italiana;

Considerato altresì che da vari rappresentanti politici della Repubblica italiana sarebbero state rese dichiarazioni assai ostili alla ratifica stessa del succitato accordo;

Considerato inoltre che un piano di sviluppo e di sussistenza della San Marino Rtv ad oggi difficilmente può prescindere dalla ratifica del succitato Accordo:

Il Consiglio Grande e Generale impegna il governo per il tramite dei Segretari di Stato competenti, del Presidente della San Marino Rtv e della Direzione dell’emittente a riferire alla Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione ed Immigrazione, Sicurezza e Ordine Pubblico, Informazione circa l’intera questione, le iniziative intraprese dal Governo per fare fronte a questa situazione ed aLLe progettualità della San Marino RTV per l’immediato presente e per il futuro.

Iro Belluzzi, indipendente di Libera
Mi ha colpito l’intervento della Reggenza sulla necessità combattere tutte le forme di sopraffazione, ovvero i tentativi di voler incidere sulla libertà e sulle libere aspirazioni degli altri, adottando modalità e comportamenti violenti, cosa che la Repubblica di San Marino nella sua storia ha voluto sempre condannare, forse in passato più di oggi. Ma anche se andiamo a ratificare accordi contro la violenza sul lavoro, purtroppo culturalmente non li facciamo nostri. La violenza di genere è sempre da condannare. Ancora più forte è quella verso le donne e di chi è sottoposto dal punto di vista lavorativo. E posso condividere in larga parte l’intervento del consigliere Zeppa, anche se infarcito di propaganda, ma nel suo pensiero ispiratore ritengo debba essere condiviso .
Troppe volte all’interno anche dell’Aula e del palazzo si deve assistere a forme di machismo estremamente sconveniente, spero che qui dentro, al di la di parole e convenzioni e accordi sottoscritti e delle norme, nasca una nuova modalità nel confrontarci e valorizzarci tra generi. Su alcuni fatti fortunatamente riportati dalla cronaca: fortunatamente, perché c’è volontà di far chiarezza e non sarà la politica che potrà strumentalizzarla, per sancire la fine di una carriera politica o portarla dentro lo scontro politico. Vi sono luoghi opportuni per chiarirlo
.

Aida Maria Adele Selva, Pdcs
La verità si faccia avanti e sia affermata. Ritengo opportuno e necessario ricordare ai sammarinesi che quanto è stato affermato, dentro e fuori l’Aula , sulle vicende di Banca Cis e della Galassia Confuorti non era una invenzione di questa maggioranza. I fatti hanno parlato chiaro fin dall’inizio, solo chi non voleva vedere, ancora nega ciò che era palesemente affermato. Quelle scelte avvallate e condivise- forse anche inconsapevolmente- hanno determinato conseguenze disastrose per il Paese. La giustizia deve fare il suo corso ma l’auspicio è che chi ha sbagliato ripari allo sbaglio secondo la legge.
La guerra in Ucraina ci mostra una barbarie per l’umanità, una follia da fermare prima possibile, mi sembra che solo Papa Francesco invochi la pace, mentre i potenti hanno smesso di farlo. Noi dobbiamo continuare a promuovere la cooperazione per la pace. Stiamo vivendo un’epoca dominata dalla violenza, dove comincia la lotta alla violenza? Per Eleanor Roosevelt, la violenza comincia in piccoli luoghi, vicino casa, e la lotta alla violenza inizia dove vive ciascuna persona, dove lavora…dove ogni bambino, donna e uomo ha diritto a un’uguale giustizia e dignità. Sono parole di una attualità disarmante che devono interrogare le nostre coscienze.

Paola Barbara Gozi, Pdcs
Ancora oggi abbiamo atti di violenza e soprusi verso i più deboli, anche se abbiamo leggi, convenzioni e uffici appositi per la tutela di donne e minori. Ma non è sufficiente, dobbiamo fare di più per arginare certi fenomeni. Ognuno di noi ha il dovere di prestare il proprio contributo per la collettività. Chi usa violenza- fisica, psicologica- causa sofferenza e la persona stessa non va abbandonata, ma accompagnata in un percorso di recupero.

Andrea Zafferani, Rf
Abbiamo letto degli aumenti dei costi del servizio idrico che si sommano agli aumenti deliberati per gas e benzina. Non sembra possibile un ritorno alla normalità a breve. E torna centrale in questo momento quello che il governo non sta facendo nell’aiutare le fasce più deboli della popolazione per affrontare questi aumenti. Dal governo l’atteggiamento è pilatesco: ‘erano anni che non si facevano aumenti e ora bisogna prenderne atto’. Non penso siano possibili i miracoli, certamente, ovunque nel mondo però le autorità pubbliche stanno cercando di intervenire per limitare quanto meno l’impatto su famiglie e imprese. Noi abbiamo fatto proposte nei mesi scorsi e ci piacerebbe che in assestamento venissero discusse da tutta l’Aula. Abbiamo poi un Odg depositato nella scorsa sessione consiliare con una proposta sul prezzo dei carburanti. La proposta era quella, non tanto di fare una riduzione secca sulle accise, ma di proporre, quando l’Italia diminuirà il suo intervento a cui San Marino si è adeguato, che siano i consumatori a usufruire dell’incremento delle accise, in modo si possa caricare sulla Smac card e possa aiutare i consumi interni. Non solo quindi il contingente con  una riduzione delle accise seguendo l’Italia, ma auspichiamo anche un intervento più duraturo. Se il governo non sta agendo su questo fronte, bisogna qualcuno sopperisca e i consiglieri devono provare a introdurre delle misure. Poi sull’autonomia energetica ci sono state proposte di consiglieri di maggioranza che sono cadute lì, il governo sta portando avanti qualche idea? E ancora su pediatria: le scelte dimostrano l’inadeguatezza organizzativa, per far fronte alle esigenze del reparto Covid si sono tolte risorse a pediatria. Noi ci stiamo chiedendo cosa stia facendo il nuovo direttore generale dell’Iss. Vediamo consulenze, queste non mancano mai, per svolgere funzioni che spetterebbero al Comitato esecutivo. Se c’è, perché non svolge le funzioni che gli spettano? Poi si parla di medicine ‘nuove’, mentre la medicina di base è ancora nella situazione di prima. 

Guerrino Zanotti, Libera
In comunicazioni affrontati argomenti gravi, come la guerra in Ucraina, ma non abbiamo sentito nulla su quanto interessa ai cittadini sulle politiche di esecutivo e maggioranza in termini di sviluppo economico. Ma abbiamo visto come su questi temi la convivenza in maggioranza e governo sia conflittuale. Parliamo quindi di temi alti, come la guerra, l’interruzione di gravidanza… Manca tutto il resto, quello che questa maggioranza non è in grado di esprimere, mancano all’appello le riforme e gli interventi necessari per il bilancio. L’appello che facciamo è quello di trovare la quadra, non ci possiamo permettere ancora litigi e scontri su temi fondamentali per la Repubblica. Altro tema in cui sono investiti tutti i partiti con gli incontri avuti con il Comites nei giorni scorsi: parlo del Pdl sulla cittadinanza, sull’abrogazione dell’obbligo della rinuncia alla cittadinanza originaria. Il Congresso di Stato con delibera istituisce l’ennesimo gruppo di lavoro che rimanda i tempi per presentare le linee guida per i test cui dovranno essere sottoposti i nuovi cittadini sammarinesi che acquisiranno la cittadinanza sammarinese, test sulla conoscenza di lingua, storia e istituzioni. Credo questa sia la sensazione di molti, che si voglia rimandare il problema adombrando anche la possibilità di difficoltà amministrative sulla norma di rinuncia alla cittadinanza originaria.

Michele Muratori, Libera
Porto all’Aula il resoconto del monitoraggio Osce di cui sono stato unico delegato del nostro parlamento nella missione per le elezioni del 3 aprile scorso in Serbia, elezioni sia parlamentari sia presidenziali. Il monitoraggio mi ha visto partecipe in delegazione insieme a un deputato italiano. Le elezioni hanno visto la vittoria del presidente uscente e della coalizione al governo con la vittoria del 42.97% per le parlamentari. Mentre per le presidenziale il distacco dell’antagonista era di circa 40 punti percentuali, una vittoria inequivocabile. La situazione resa particolarmente pesante dall’astensione e non presentazione dell’opposizione all’ultima tornata elettorale. Questa volta l’opposizione si è presentata ma il risultato non  è cambiato. Compito del monitoraggio era di valutare le regolarità del voto. Chiaro, queste elezioni hanno fatto da contorno alle vicende geopolitiche internazionali, in Serbia ci sono sentimenti di ostilità e rivalità verso la Nato, a causa dei bombardamenti avuti durante la guerra del Kosovo e ciò favorisce una posizione pro-Russia. Noi siamo fermamente convinti dell’utilità della condanna di uno Stato invasore verso l’altro Stato sovrano, tuttavia, come rimarcato nella scorsa sessione consiliare, sarebbe stato utile dibattere anche su questi temi perché per la prima volta San Marino ha aderito a sanzioni e ‘violato’ la propria neutralità. Ne va del futuro del paese nei nuovi equilibri politici mondiali. Non vorrei che San Marino ne venisse travolta. Noi come partito abbiamo sempre tenuto una posizione di responsabilità, siamo sempre contrari alla guerra e condanniamo l’invasione, ma credo si potrebbe fare di meglio rispetto le sanzioni.  Abbiamo perso ‘occasione storica di essere interlocutori al tavolo della pace.

Adele Tonnini, Rete
Sulle vicende del consigliere Ciacci: Rete non ha mai strumentalizzato la vicenda per tutelare la vittima, mentre a parti invertite Ciacci, il suo partito e il suo giornale non avrebbero perso occasione per farlo. È una vicenda che, se confermata, avrebbe rivolti gravissimi.

Luca Boschi, Libera
Ciacci in conferenza stampa non ha smentito i fatti e ha detto che porterà le sue ragioni in tribunale, come auspico farà il consiglieri Simoncini e le parti coinvolte. Sulla questione Simoncini, abbiamo criticato non quello che è successo il 3 di marzo, ma dal 4 di marzo in poi, abbiamo chiesto a suo tempo che le accuse fossero smentite subito, proprio perché le accuse fanno male alle istituzioni del nostro Paese.

Nicola Renzi. Rf
Dopo queste due ore di comunicazioni mi chiedo se ha senso stare in questa Aula. Abbiamo un quadro internazionale disarmante e preoccupante, la situazione del paese è altrettanto allarmante e dovrebbe farci pensare tutti che è necessario uno scatto di orgoglio. Invece sento interventi che stanno diventando meta-politici. Noi parliamo della politica come se fosse una terza persona: ci sono politici violenti, molestatori, che mandano trenini… scusate, chi ci ascolta cosa sta capendo? La politica siamo noi. Ci vuole uno scatto di orgoglio per occuparci di cose qui dentro che interessano i cittadini . Pensate davvero che ai cittadini interessino interventi contro la conferenza stampa di un partito? E non voglio difendere nessuno. E nell’ultimo Consiglio abbiamo visto un commiato della Reggenza dove si è ringraziato l’ufficio di segreteria: era un momento grottesco, ma di questo non si può parlare. Abbiamo scadenze e temi macroscopici da affrontare dai quali dipende esistenza del nostro paese, riusciamo a farlo questo scatto di orgoglio tutti quanti? Esiste ancora  una maggioranza?

Giovanni Zonzini, Rete
Sulle recenti notizie provenienti dal tribunale in merito ai rinvii a giudizio: sono novità che lasciano soddisfatti, un merito che si prende anche l’Aula. Gran parte dei rinvii confermano quanto le commissioni di inchiesta di tutti i partiti avevano rilevato. L’amaro in bocca rimane perché si evidenzia come i documenti che hanno portato i rinvii a giudizio erano nella disponibilità del tribunale da anni e anche prima della commissione di inchiesta . In questo paese, anche se non senza contraddizioni, la giustizia sta lentamente ritornando in qualche modo a funzionare. Oltre alla giustizia ci sono altri temi: quelli delle riforme e dei problemi strutturali del paese. Si domanda se c’è ancora una maggioranza. Credo di si, ma la maggioranza deve provare di esserci, se in questi anni non si portano risultati per rendere possibile il rilancio economico e per avvicinare il pareggio di bilancio è evidente che non esiste una maggioranza. Se non si porteranno avanti le riforme è evidente che si arriverà a tirare un bilancio e sono convinto noi si debba avere il coraggio. Nel breve saranno impopolari, se governo e maggioranza non intendono affrontare questa ‘spesa’ tanto vale fare quello che chiede l’opposizione.

Francesco Mussoni, Pdcs
Abbiamo una guerra dietro l’angolo che avrà ripercussioni gigantesche. Quando c’è una guerra c’è poi recessione, l’aumento dei costi e quello che vediamo è solo l’inizio. Il mio appello è per cercare noi, forze dell’Aula, a non dimenticare questa situazione in cui viviamo, e che siamo a metà legislatura con un paese con una difficoltà economica importante e che ha bisogno di riforme serie e strutturali. E non lo dice solo l’opposizione, ma anche la maggioranza. Noi ora dobbiamo passare dalle teorie ai fatti, dai progetti ai depositi di progetti in Aula, dalle dichiarazioni all’impegno politico, noi come maggioranza e forze politiche non possiamo continuare in Aula ad annunciare e non portare poi i dossier che vanno portati. Mi voglio prendere con l’Aula un impegno personale affinché ci sia un cambio di paradigma nell’affrontare e prendere decisioni di maggioranza e parlamento. Riforma delle pensioni, Igr e Pa e poi abbiamo una situazione della sanità – e io sostengo il Segretario e i dirigenti della Sanità- che non funziona: abbiamo un ospedale vuoto il pomeriggio, i cittadini che vanno a pagamento fuori e parliamo di medici e dirigenti. invece dei cittadini. Bisogna guardare alla lista di attesa e passare da una politica autoreferenziale dell’aula alle riforme per cittadini e servizi per i cittadini. Ripartire con un’attività istituzionale, chiedendo aiuto ai consiglieri di maggioranza, ma anche a chiunque ha a cuore la sua situazione politica per far quello che va fatto per il paese. Abbiamo una deadline per farlo. Possiamo discutere di progetti fino a luglio al massimo, se poi non sono depositati abbiamo problemi di altra natura. Entro l’estate, se vogliamo fare riforme, dobbiamo avviare percorsi significativi e prenderci le nostre responsabilità.

Alessandro Mancini, Npr
Correva l’anno 2017, erano 6-7 mesi dall’insediamento del governo Adesso.sm e già erano evidenti fuori e dentro l’Aula le “coordinate” per cui era nato quel governo e cosa doveva fare quel governo. Ricordo l’immediata defenestrazione del Cda di Cassa di risparmio a un mese dall’approvazione del bilancio. Ricordiamo poi l’omicidio di Asset banca, un omicidio di impresa senza possibilità di difendersi. L’opposizione di allora cercava di farvi aprire gli occhi e spiegarvi chi era Confuorti, ma le battute si sprecavano, si mistificava che era ‘tutto un complotto per far cadere il governo’. Tutta questa premessa per fare un ringraziamento alla Commissione di inchiesta che ha permesso di fare approfondimenti che non era stato possibile fare nella passata legislatura. Un ringraziamento per l’importante lavoro del tribunale che finalmente ha trovato serenità, lavora e ha messo da parte litigi ed è guidato da un dirigente che sta facendo bene il suo lavoro. I rinvii a giudizio confermano le denunce dell’allora opposizione, ma allora i delinquenti eravamo noi che denunciavamo, oggi le carte mettono nero su bianco chi erano i veri delinquenti. Ma il prezzo che deve pagare il paese è troppo alto.
 Non volevo intervenire su questi temi…io non parlo dei fatti, li accerterà qualcun altro, chi li deve accertare, ovvero il Tribunale. Però certe azioni e strumentalizzazioni e aggressioni- non alle persone ma alle nostre istituzioni- non possono non essere trattate. Mai nella storia della Repubblica era successo che a 15 giorni dalla fine del semestre reggenziale ci fosse un attacco di questo tipo attraverso media e giornali, e non contro la persona, ma contro l’istituzione. E’ un caso? E’ un caso ci sia stata una violenza tale anche sui media italiani? Non credo. Evidentemente qualcuno voleva utilizzare una brutta questione- che nessuno vuole minimizzare, e ci saranno le sedi preposte per accertare i fatti- ma si è voluto usare questa questione per attaccare il Paese. Quando si attacca la Reggenza- e non Simoncini- si attaccano le nostre istituzioni. Boschi, parlando della sua conferenza, ha detto che l’ex Capitano reggente ‘doveva difendersi e parlare’, ma aveva una scelta: difendere la sua persona o le istituzioni del paese? Lui ha scelto la seconda ed è stato in silenzio fino a che è tornato ad essere un cittadino e consigliere della Repubblica, quando ha preso la penna. Ha deciso di difendere la Reggenza e il Paese. Questo è il senso dello Stato.

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Sui rinvii a giudizio: quella serie di condotte in ambienti bancari sammarinesi ha causato un danno al paese enorme ed è qualcosa che deve essere indelebile nella memoria, per guardare avanti. Dobbiamo dotarci di anticorpi per scongiurare certe condotte. Proprio perché il tribunale deve pronunciarsi, un passaggio su recenti fatti di cronaca va ripreso. Sulle questioni che hanno riguardato politici, innanzitutto, se si vuole presumere una innocenza o colpevolezza, deve valere per tutti. Chiaro, sarà poi il tribunale a valutare le condotte, chiaro è che le persone abbiano diritto di difesa, altrettanto chiaro è che quando esistono presunti colpevoli, esistono presunte vittime che vanno tutelate e certi atteggiamenti difensivi non possono ledere le vittime presunte. Ma non si può accusare questa maggioranza di fare strumentalizzazione, quando non è stata fatta. E non si può nemmeno permettere che la maggioranza non debba parlare di queste cose, se poi a dirlo è lo stesso partito che ieri ci ha fatto una conferenza stampa.
C’è questa maggioranza? C’è nella misura in cui ci sono fatti portati avanti. Non definirei l’odg di questo Consiglio scarno, onestamente:  28 commi e diversi progetti di legge tra cui quello sull’Idv su cui penso ci sia trepidante attesa da parte della cittadinanza… E non posso che condividere quanto detto anche dal consigliere Mussoni: mancano le riforme. E dovranno arrivare. Se la maggioranza, entro qualche mese, non sarà in grado di produrle, avrà fallito il suo mandato. È la verità. Inutile indorare la pillola. E non posso che accogliere l’invito fatto da Mussoni.

Matteo Ciacci, Libera 
Non è stato semplice oggi entrare in quest’aula. Affronterò nelle sedi opportune questa vicenda  personale che mi ha particolarmente addolorato. Credo anche però che siamo qua in Aula per affrontare non solo questioni che riguardano le persone, seppure esponenti politici, ma per ascoltare le problematiche del paese che sono tante . Ho sentito poc’anzi interventi della stessa maggioranza che hanno avuto una linea profondamente diversa. Ho apprezzato il pragmatismo di Mussoni: o facciamo le riforme o lasciamo il passo a qualcun altro. E parallelamente l’intervento di Mancini che invece non guarda alla politica futura ma dallo specchietto retrovisore, parlando di responsabilità su Banca Cis, dimenticando le denunce di ex consiglieri di maggioranza e- se permette- qui c’è l ex segretario Guidi che ha fatto una legge che ha permesso di mettere mano su Banca Cis. La storia e il tempo sono a dire che i meriti vanno presi a quota parte. A testa alta dico anche al collega Zeppa che il racconto del collega Mussoni è assolutamente condivisibile perché avete fatto una scelta importante di debito estero su cui noi abbiamo sempre chiesto una sola cosa: trasparenza e  distinzione  tra debito buono e cattivo. Noi crediamo che supportare il Welfare-sanità sia investire quei soldi in modo adeguato. Le scelte strategiche in politica sanitaria vogliamo lasciarle ai dirigenti o vogliamo discuterne qua? Poi il Prg-territorio, il racconto del sds Canti è di valutare il piano Boeri in ambito dei diritti acquisiti…ma un piano urbanistico passa per un piano strategico di sviluppo. E anche qui va fatta una riflessione politica. Il piano energetico è un altro tema su cui confrontarci. Sul sistema finanziario: accordo con Bankitalia sì, o ci avete ripensato? Ce la fate come maggioranza? Noi come Libera daremo il nostro contributo come sempre e penso che la proposta del tavolo istituzionale del 2019 sia ancora la scelta migliore. Allora si scelse altro.

Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato per il Lavoro
Riconosco un livello di introduzione del semestre reggenziale molto alto, rileggendo l’intervento, sottolineo l’auspicio che il confronto in Aula sia sempre nel rispetto dell’istituzione e della dignità del singolo consigliere. Il rilancio di questo auspicio lo faccio mio e lo rivolgo di nuovo a tutti i componenti in Aula per evitare che di fatto la ‘politica chiacchierata’ non sia l’unico elemento che riusciamo a portare all’interno del dibattito politico e che possa unirci o dividerci. Non voglio entrare nel merito di questioni che riguardano la vita privata di singoli consiglieri, è vero siamo oggetti di una attenzione particolare, ma fare diventare quella sfera una strumentalizzazione di parte del dibattito politico è assolutamente avvilente per il ruolo stesso che abbiamo in termini di rappresentanza delle istituzioni.

 

San Marino News Agency

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