San Marino. Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta pomeridiana 14 marzo 2024

San Marino. Consiglio Grande e Generale, resoconto seduta pomeridiana 14 marzo 2024

Consiglio Grande e Generale,
sessione dell’11-12-13-14-15-18 marzo 2024

giovedì 14 marzo 2024, seduta del pomeriggio

I lavori del Consiglio Grande e Generale ripartono in un clima tesissimo dopo il “caso politico” aperto dalla designazione per la Suprema Magistratura degli Ecc. Capitani Reggenti Alessandro Rossi e Milena Gasperoni, con la legislatura che appare ormai arrivata agli sgoccioli.

All’ordine del giorno c’è il Comma 7 “Ratifica Decreti – Legge e Decreti Delegati”: riparte il confronto sul Decreto Delegato 29 dicembre 2023 n.200 – Organismo di Sorveglianza ai sensi della Legge 30 agosto 2021 n.157. Scopo dell’organismo di sorveglianza oggetto del Decreto è quello di “monitorare, sotto l’aspetto legale e contabile, le operazioni di cartolarizzazione, con particolare riguardo al processo di recupero degli attivi”.
Impossibile per i consiglieri evitare i riferimenti a quanto accaduto nella giornata di ieri con la mancata elezione della coppia reggenziale proposta dalla maggioranza, tanto che i Reggenti devono richiamare gli intervenuti invitandoli a rimanere nel solco del dibattito, minacciando di togliere loro la parola.

“C’è la volontà di far finta di nulla e continuare con l’analisi dei decreti quando è palese che quest’aula è impossibilitata a svolgere qualsiasi tipo di lavoro” incalza Elena Tonnini (Rete) andando quindi a illustrare alcuni degli emendamenti presentati dal suo movimento. Anzitutto affinché venga individuato “un compenso opportuno” per l’organismo di sorveglianza “tenendo conto delle esigenze del bilancio dello Stato”. Altri emendamenti “vanno nella direzione di avere una sorta di rendicontazione”. Da parte di Daniela Giannoni (Rete) arriva l’invito a “chi fa parte della compagine governativa a pensare di dare una posizione netta rispetto ad un atto politico forte”. Risponde il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini spiegando che “la Democrazia Cristiana sta analizzando il fatto di ieri”. Tuttavia “la strumentalizzazione avvenuta sulla Ecc. Reggenza è ancora più dequalificante del fatto stesso”. Quindi la richiesta che “tutto venga riportato all’interno del dibattito sul Decreto oggetto del confronto”. Volano scintille con Gian Matteo Zeppa (Rete) che dice: “Imbarazzanti sono le parole del Segretario, che deve giocare in difesa, quando lui stesso è artefice della debacle di ieri”. Tenta di riportare il dibattito nei binari Andrea Zafferani (Rf) con due considerazioni: “La prima è di riuscire a nominare il comitato di sorveglianza in maniera il più possibile concorde. Devono essere figure che garantiscono tutti e devono avere il consenso di tutti o di molti” Fondamentale poi “che i conflitti di interesse eventuali vengano valutati in maniera ampia”. “Dal mio punto di vista devono essere le forze politiche a trovare una quadra sugli emendamenti – afferma il Segretario di Stato Marco Gatti -. Per quanto riguarda la posizione del Governo non vi sono contrarietà”. Tranchant il giudizio di Giovanni Zonzini (Rete): “Tutto quello che stiamo facendo lo facciamo perché c’è un complotto per riportare in auge Confuorti: questo pensa la maggioranza – ironizza -. Ma la maggioranza non riesce neanche a nominare la Reggenza. L’unica cosa che riesce alla Dc è agitare spauracchi assolutamente ridicoli. Mi appello al PSD affinché dia il colpo di grazia”. “Non strumentalizziamo Decreti tecnici che hanno visto la convergenza delle forze politiche” chiede Stefano Giulianelli (Pdcs).

Sono messi in votazione e approvati due emendamenti sottoscritti da tutti i gruppi consiliari. Con il primo viene introdotta la verifica, da parte dell’organismo di sorveglianza, dell’eventuale “concentrazione di incarichi dei soggetti interessati a vario titolo nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione” con l’obbligo per il soggetto interessato di “darne tempestiva comunicazione”. I due emendamenti sono accolti all’unanimità.
Sono poi esaminati tre emendamenti di Rete: uno (l’aggiuntivo del comma 3 dell’articolo 5) è approvato, gli altri respinti.
Il Decreto Delegato dicembre 2023 n.200 è quindi ratificato con 25 voti favorevoli su 28.

Si passa al Decreto-Delegato 20 febbraio 2024 n.29 – Bonus straordinario in favore dei nuclei familiari per l’acquisto di prodotti per la prima infanzia e a domanda rigida, che viene definito da alcune forze politiche di opposizione “uno spot pre-elettorale”. Vengono mosse critiche sull’entità degli importi, mentre da altre parti è proposta l’introduzione, nel Decreto, di un paniere di beni specifici di prima necessità e generi alimentari per i quali il bonus erogato può essere utilizzato. “Siamo consci del fatto che non andremo con questo provvedimento a risolvere il problema della denatalità” dice il Segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini ricordando comunque le misure a sostegno della famiglia messe in campo dal Governo come “la legge 14 settembre 2022 con cui abbiamo introdotto diversi congedi parentali, siamo andati a bilanciare la presenza del padre e della madre nella vita familiare, abbiamo innalzato la contribuzione”. “La pretesa non è dare una risposta a 360 gradi alla denatalità” dice William Casali (Pdcs), “ma bisogna essere concreti sulla fase della legislatura che stiamo vivendo: sono strumenti che hanno una durata limitata ma sono un segnale della volontà di mantenere l’attenzione su temi che non possono essere trascurati”. “Se è un provvedimento populista è perché l’opposizione ha voluto che fosse così” dice il Segretario di Stato Marco Gatti. “L’obiettivo era per dare una risposta nell’immediato visto anche il poco tempo”
Vengono presentati diversi emendamenti da parte di Libera e da parte del movimento Rete: ne viene approvato uno di Libera, quello modificativo della lettera c) del comma 1 dell’articolo 2. Viene poi trovata una mediazione tra il Governo e Rete che porta alla presentazione di un emendamento condiviso al comma 7 dell’articolo 3 per l’innalzamento dell’ammontare del bonus per ogni componente del nucleo familiare di età inferiore ai 3 anni e per i nuovi nati nel 2024.

Alle 19.30 i lavori vengono sospesi. Riprenderanno alle 21.00.

 

Comma 7 “Ratifica Decreti – Legge e Decreti Delegati”

DECRETO DELEGATO 29 dicembre 2023 n.200 – Organismo di Sorveglianza ai sensi della Legge 30 agosto 2021 n.157

Elena Tonnini (Rete): C’è la necessità di questa maggioranza di continuare i lavori consiliari come se ieri non fosse successo nulla. C’è la volontà di far finta di nulla e continuare con l’analisi dei decreti quando è palese che quest’aula è impossibilitata a svolgere qualsiasi tipo di lavoro. La Dc vuole continuare a fare brutte figure con la sua incapacità di tenere unita la maggioranza. Continuerò parlando di questo Decreto, dicendo che era un Decreto in realtà voluto anche da noi. Il percorso delle cartolarizzazioni denotava come mancasse un organismo terzo che potesse fungere da garante dello Stato. Abbiamo presentato alcuni emendamenti auspicando che la maggioranza, se esiste ancora, possa tenere conto di queste indicazioni. Certamente è giusto riconoscere un compenso, ma è giusto cercare di identificare un compenso opportuno tenendo conto delle esigenze del bilancio dello Stato. Alcuni emendamenti vanno anche nella direzione di avere una sorta di rendicontazione. Quindi una relazione semestrale alla Commissione Finanze o avere la possibilità di discutere la relazione attraverso un’audizione dei membri.

Daniela Giannoni (Rete): Affrontiamo il Decreto in un clima politico disordinato. E’ indispensabile per completare l’operazione che tutti abbiamo definito necessaria e delicatissima. C’è disordine, c’è instabilità. Credo che il Paese si aspetti che venga finalmente fatto ordine rispetto alla politica che gestisce queste situazioni. Invito l’Aula e soprattutto chi fa parte della compagine governativa a pensare di dare una posizione netta rispetto ad un atto politico forte. Ci aspettiamo celermente una posizione netta su quello che sarà del futuro politico di questo Paese”.

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: E’ un po’ imbarazzante. Non perché il fatto politico non abbia già delle conseguenze. La Democrazia Cristiana sta analizzando il fatto di ieri. La strumentalizzazione avvenuta ieri sulla Ecc. Reggenza tuttavia è ancora di più dequalificante del fatto stesso. Chiedo pertanto che tutto venga riportato all’interno del dibattito sul Decreto oggetto del confronto.

Gian Matteo Zeppa (Rete): Imbarazzanti le parole del Segretario, che deve giocare in difesa, quando lui stesso è artefice della debacle di ieri. Abbiamo portato degli emendamenti che mi auguro il Segretario abbia almeno letto. Bisognerebbe riuscire a fare un discorso più ampio.

Andrea Zafferani (RF): La tentazione di parlare di quanto successo ieri sarebbe molto elevata. Difficile affrontare argomenti concreti perché non si capisce la configurazione politica. Il Decreto che stiamo discutendo è migliorativo e può contribuire a rendere la situazione più accettabile e controllata rispetto a dinamiche che possono essere critiche. Faccio due auguri rispetto al testo di questo decreto. Due considerazioni. La prima è di riuscire a nominare il comitato di sorveglianza in maniera il più possibile concorde. Devono essere figure che garantiscono tutti e devono avere il consenso di tutti o di molti. Il secondo tema è legato al chi farà parte di questo comitato. Fondamentale che i conflitti di interesse eventuali vengano valutati in maniera ampia.

Segretario di Stato Marco Gatti: Questo non è un Decreto incauto. Nasce a seguito della Legge 157/2021 che è stata votata quando era in maggioranza Rete. Come Segreteria non siamo entrati nel merito se non guardando la forma. E’ corretto che sia il Parlamento a normare l’organismo che dovrà rispondere. Dal mio punto di vista devono essere le forze politiche a trovare una quadra sugli emendamenti. Per quanto riguarda la posizione del Governo non vi sono contrarietà. Solo un’osservazione di natura tecnica su un emendamento aggiuntivo di Rete. Il Governo ha la finalità di portare avanti la sua attribuzione. Le considerazioni politiche di quanto successo ieri spettano all’aula parlamentare. C’è un fatto nuovo di una Reggenza votata al di fuori dell’indicazione della maggioranza.

Giovanni Zonzini (Rete): Tutto quello che stiamo facendo lo facciamo perché c’è un complotto per riportare in auge Confuorti: questo pensa la maggioranza. Ma la maggioranza non riesce neanche a nominare la Reggenza. L’unica cosa che riesce alla Dc è agitare spauracchi assolutamente ridicoli. Mi appello al PSD affinché dia il colpo di grazia.

Emanuele Santi (Rete): Bene l’emendamento congiunto sulla verifica dei conflitti di interesse rispetto alla concentrazione di incarichi. Ma credo sia importante che questo decreto vada in porto. Alla luce di quanto successo ieri, acclarato che non c’è una maggioranza, cosa farà il Psd, ritirerà la delegazione? Il Segretario resterà attaccato alla poltrona? Il tema è questo.

Daniela Giannoni (Rete): Questo emendamento dimostra quanto non siano i numeri a governare ma l’unione di intenti e gli obiettivi comuni.

Stefano Giulianelli (Pdcs): Sono molto deluso da questo dibattito. Specie per gli interventi che mi hanno proceduto. Giannoni non ha parlato del Decreto, non è stata corretta. Anche io faccio un invito: non strumentalizziamo Decreti tecnici che hanno visto la convergenza delle forze politiche.

 

Askanews

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