San Marino. Che il prof. Giuseppe Roberti (anche se non si ritiene responsabile del buco) abbia esercitato anche ufficialmente vari ruoli nella Banca
Commerciale Sammarinese (‘acquisita’
da Banca Asset) era cosa nota.
Pure si sapeva di situazioni conflittuali -perfino con tanto di procedimenti giudiziari– con persone che hanno avuto posti di responsibilità nella Bcs e in soggetti della galassia Bcs o di altro tipo .
Dal ‘Conto
Mazzini‘ e altri consimili emerge un ruolo di tutt’altro genere.
Lo si evince dagli articoli di Antonio Fabbri su L’Informazione di San Marino. Ad esempio da quello del 4 o da quello del 6 dicembre.
Adesso si spiega perché il Segretario di Stato Marco Arzilli ha preso le distanze nei suoi confronti e, così pure, anche -se non andiamo errati – l’ex Presidente Bcs, Emilio Della Balda (al quale Roberti in qualche modo si era paragonato).
Meraviglia invece che nessuno dei politici e degli imprenditori (persone non indagate) emersi in questi giorni negli articoli di Fabbri abbiano avuto alcunché da ridire su certi accostamenti.
Lo stesso Roberti (lui sì indagato) in sostanza non si è lamentato più di tanto o, comunque, non ha urlato troppo contro la disparità.
Si è notato, questo sì, che ha scelto di tenersi lontano dalla Repubblica: risponderà alle domande dei giudici sammarinesi, per rogatoria.
Da Roberto Morini