San Marino. Criminal Minds? Un quadro da tinte surreali. Meglio dire, commedia

Non sanno chi abbia fatto la parte del ‘maestro’ nella commedia di quella notte, forse un amico o un familiare di Ricciardi. Anche Giovanni Pierani, direttore generale della Karnak (altro indagato) risulterebbe ‘iniziato’ come Bianchini, ma non risulta che abbia pagato nulla. E a questo proposito, i magistrati hanno intenzione di sentirlo al più presto, per cercare di aggiungere un tassello a un quadro che assume di volta in volta tinte sempre più surreali. Ma di fatto, era sempre l’ex patron della Karnak a tirare fuori i soldi.

E se gli investigatori sembrano avere chiuso il filone che riguarda la ‘guerra’ tra Bianchini e l’imprenditore di Ancona, stanno invece battendo quello di tangenti, vere o presunte, che possano essere girate, dirette, magari, proprio nella Capitale.

Una zona, questa, di cui si sarebbe occupato soprattutto Ricciardi, al quale i finanzieri hanno trovato in casa timbri ‘istituzionali’ falsi, oltre che un mazzo di decreti ingiuntivi, nei confronti di presunti debitori della Karnak.

Ai giudici, Bianchini ha raccontato di sapere di quei decreti, ma anche di non avere idea di come siano finiti nelle mani di quello che era il suo uomo di fiducia.

I magistrati stanno anche approfondendo una serie di movimentazioni di soldi, avvenute su diversi conti intestati ai protagonisti principali dell’inchiesta, anche su quello di Pierani. Il filone che resta aperto, fanno capire è esclusivamente quello della corruzione.

Intanto, i pubblici ministeri titolari dell’indagine, Luca Bertuzzi e Davide Ercolani, hanno presentato appello contro la scarcerazione di Bianchini (che ha solo l’obbligo di dimora), per la totale mancanza di collaborazione in una storia la cui fine appare ancora lontana.