Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Governo, si potrebbe profilare anche una mozione di sfiducia
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Se si formalizzasse
la crisi dopo un minimo di
90 giorni si può tornare alle urne.
Indicativamente il mese di ottobre
sarebbe quello delle urne.
Intanto si spulcia la legge elettorale.
Si cercano cavilli per tirare
avanti, ma anche altri per certificare
il venir meno delle condizioni
politiche. La legge costituzionale
prevede “La mozione
di sfiducia contro il Congresso di Stato o contro un singolo Segretario
di Stato deve essere presentata
da almeno un quinto dei
componenti del Consiglio Grande
e Generale, in forma scritta e
motivata, ai Capitani Reggenti ed
è discussa non prima di tre giorni
e non oltre il settimo giorno
dalla data del suo deposito. (…)
la mozione di sfiducia viene votata
a scrutinio palese per appello
nominale ed è approvata con la
maggioranza assoluta dei componenti
del Consiglio Grande e
Generale”.
Vero è, però, che anche la legge
elettorale tratta la mozione di sfiducia.
In questa si parla di coalizioni,
in particolare nell’articolo
in cui si prevede la presentazione
della mozione di sfiducia e che
questa venga respinta con l’appoggio
di forze dell’opposizione.
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