Crocifisso, bene a metà
Ai faccendieri che – pur ben ammanicati a Roma e sul Titano – hanno tentato per anni di piazzare due piccoli crocifissi lignei ‘gemelli’ come opere di Michelangelo Buonarroti, è andata bene a metà. L’Italia, per uno dei due, ha sborsato 3,2 milioni di euro nel 2008. Decise Sandro Bondi “in qualità di ministro dei Beni culturali, con il parere vincolante” di un comitato su prezzo e attribuzione. Il crocifisso ‘gemello’ portato sul Titano dall’ambasciatore sammarinese in Egitto Giacomo Maria Ugolini, fu ereditato da certo Angelo Boccardelli, presente nelle cronache e della massoneria e della ‘ndrangheta. Custodito dapprima nel caveau dell’Euro Commercial Bank, ora è in quello di Banca Centrale. L’8 luglio scorso il Tribunale di Rimini, previa sentenza della Cassazione, ha stabilito che, relativamente a detto crocifisso, non fu commesso il reato di “esportazione abusiva di beni culturali” dall’Italia a San Marino, perché l’attribuzione è sbagliata (…)
Marino Cecchetti per L’informazione
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