San Marino. Demos: “Residenze fiscali non domiciliate sono fuori dalla realtà”

San Marino. Demos: “Residenze fiscali non domiciliate sono fuori dalla realtà”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del Movimento DEMOS sulla questione delle residenze fiscali non domiciliate.

Le residenze non domiciliate targate Gatti sono fuori dalla realtà! Tutta l’opposizione compatta si è schierata in una battaglia ostruzionistica e di contenuto, contro questo progetto inserito nell’assestamento di bilancio, uno strumento giuridico poco chiaro, non applicabile almeno nei prossimi 5 anni, perché non esistono strutture ricettive di livello come quelle precisate dalla testo approvato. Ma è soprattutto raccapricciante la velata volontà di un ritorno al passato, verso lo sfruttamento intensivo della giurisdizione autonoma sammarinese e rivolta solo ai ricchi stranieri, dimenticando le difficoltà del corpo sociale del Paese che ogni giorno deve combattere contro inflazione, caro bollette, precarietà, stato sociale e sanità sempre più fatiscenti. Sulla opposizione alle residenze non domiciliate si sono ritrovati unite anche tutte le sigle sindacali e ci sono stati molti distinguo interni alla maggioranza, ma nemmeno questo non ha fatto cambiare idea al Segretario Gatti. E allora qual è il senso di questa operazione, inserita con una enorme forzatura dentro all’assestamento di bilancio? Nonostante i richiami e le richieste provenienti da più parti, le risposte non sono arrivate e allora siamo costretti noi stessi a formulare delle ipotesi per dare un senso a questa forzatura voluta da Gatti: 1) la situazione economica del paese è disperata, si farà fatica a ripagare gli interessi sul debito nella prossima legislatura, occorre quindi provare tutte le strade anche le più folli per trovare risorse e attrattività sul sistema? Peccato che lo strumento ipotizzato non è attuabile, e allora queste risorse come faranno ad arrivare? 2) C’è un segreto accordo fra il proponente del progetto DES: il signor Banuelos, e la Segreteria alle Finanze? Banuelos aveva bisogno di questo strumento per iniziare i propri investimenti in Repubblica?. Se così fosse questo accordo dovrebbe essere reso pubblico, in quanto un imprenditore non può condizionare la legislazione di un Paese, vedi Confuorti, senza che il Paese ne sia messo a conoscenza. 3) Il Segretario Gatti quindi tutto il Congresso ci credono veramente, hanno parlato con Banuelos, questo gli ha fatto balenare il progetto del DES e poi hanno pensato che le residenze non domiciliate declinate in salsa sammarinese potevano essere un bel progetto in sé? Quindi si è messo contro tutto il Paese, anche buona parte della maggioranza, pur di raggiungere la loro visione, ovvero un’altra forma di residenza, attrattiva per il Paese pur sapendo che alle condizioni di oggi non potrà neppure essere attivata? Tutti i cittadini possono rendersi conto che il Paese ha seri problemi, in quanto chiunque può riscontrare un comportamento perlomeno “distopico” del Segretario e di tutto il Governo. Demos alla luce dei comportamenti privi di senso vissuti nelle ultime due sessioni Consigliari, invita i cittadini sammarinesi ad uno sforzo collettivo per ripensare la Politica, affinché questa possa ritrovare il senso di un luogo dove condividere le scelte su una visione di futuro comune. Ecco, al momento quella che manca è una visione di futuro collettivo per questo Demos richiama un fortissimo impegno al dialogo per ritrovare una strada di intenti comune nell’interesse del paese. Nel frattempo, tra lo stupore e lo sbigottimento della Segreteria agli Esteri, apprendiamo da diverse fonti attendibili che: I presidenti di tre enti UE, le autorità che controllano le attività bancarie, i mercati finanziari e i settori assicurativi e pensionistici dell’Europa, hanno avvertito che Andorra Monaco e San Marino, “hanno storicamente mantenuto una regolamentazione finanziaria meno rigorosa” e “può essere incline al riciclaggio di denaro e ad altre attività illecite”- e che un eventuale accordo potrebbe essere una backdoor per l’entrata di capitali illeciti sul mercato europeo. Di certo il progetto DES non smentisce quanto sostenuto dalle autorità, quindi anche il tanto sbandierato accordo di associazione, la ragione principe del Governo balneare rischia di saltare. A maggior ragione su questo punto sarà il caso che la politica ed il Paese tutto inizi una profonda e rapida riflessione, su quale orizzonte di politica estera vogliamo per la Repubblica. Con lo stesso impegno con il quale ha svolto la battaglia contro il DES e le residenze fiscali non domiciliate, Demos si impegna e si impegnerà per dare una visione di senso condivisa per il Paese, in alternativa alle scelte di questa maggioranza, che alla luce della propria incapacità conclamata, della mancanza di senso logico e dell’irresponsabilità di portare avanti una legislatura, dovrebbe arrendersi e conclamare il fallimento della propria azione politica. 

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