San Marino. Dimissioni su dimissioni, l’elenco fa impressione. Antonio Fabbri

San Marino. Dimissioni su dimissioni, l’elenco fa impressione. Antonio Fabbri

L’informazione: “Piovono dimissioni, ma il Governo non se ne cura”

Ormai si ammonticchiano sul tavolo dell’esecutivo dimissioni su dimissioni. L’esecutivo pare non curarsene, magari contento che si liberi qualche posto per il “manuale Cencelli de noantri”. Ma al di là dei commenti il disorientamento su tutti i fronti pare essere nei fatti. La squela di dimissioni è partita dalla sanità, con la remissione di mandati in quella sede. E le prime non sono neppure state quelle della Direttrice Alessandra Bruschi che, nella sua relazione, ha sbattuto eccome la porta. Circostanza che attende le audizioni nella commissione consiliare competente. Le dimissioni precedenti, più di stile e in sordina, erano state quelle del direttore dell’Authority sanitaria, Gabriele Rinaldi, volto competente e rassicurante della prima tragica fase della pandemia, quando il paese in lockdown cercava da quelle informazioni in conferenza stampa parole di speranza.

Comunque, a pandemia ancora in atto, il fatto che se ne vadano direttore dell’Authority prima e poi, addirittura, Direttore generale dell’Iss, non sono certo segnali di conforto.

Ma la sequela delle dimissioni sotto l’egida di questo governo era solo all’inizio. Nell’Aaslp la rotazione di direttori, facenti funzione, sostituzioni è tale che è complicato venirne a capo. Comunque adesso dovrebbe essere, in sostituzione della precedente incaricata Lucia Mazza, l’ingegnere Giuliana Barulli che ricopre anche l’incarico di Direttore di dipartimento al Territorio. Dalla sostituzione passerà all’incarico alla direzione dell’Aaslp dal 23 gennaio 2022. Nel frattempo sono note le vicissitudini del collegio sindacale, con il sindaco estromesso, questione discussa anche in Commissione consiliare.

Altre dimissioni del membro del Cda, Rodolfo Valli nell’Azienda dei servizi, l’Aass, recentemente sono state discusse in maniera dirompente in Consiglio, dove è emerso anche il balletto dei numeri nell’approvazione di due bilanci diversi. Tra l’altro nell’Aass è in scadenza il Direttore, Raoul Chiaruzzi, al 30 novembre. Il Cda di Aass ha già dato parere favorevole per il rinnovo con delibera dello scorso 6 ottobre. Tuttavia a ieri non risultava pubblicata alcuna delibera del Governo per la conferma di detta nomina.

Poi sono piovute in blocco le dimissioni dell’Autorità Garante per l’informazione, un atto significativo e indicativo anche della concezione di libertà di informazione che ha il governo.

Sono poi arrivate le dimissioni del presidente dell’Autorità garante della privacy, Nicola Fabiano, che ha rilevato come le modifiche normative apportate all’Autorità da questo governo contribuiscono “a svilire il ruolo dell’Autorità” ed ha rappresentato “disagio istituzionale” per la “ forte limitazione del fondamentale requisito della indipendenza dell’Autorità”.

A tutto questo si unisce il fatto che la Banca Centrale non ha un Direttore, ma un facente funzione ormai da anni, mentre da mesi la maggioranza non riesce a mettersi d’accordo, e quindi rinvia ad ogni consiglio la nomina, per sostituire Martina Mazza, dimessasi ormai da tempo dal Consiglio direttivo della Bcsm

Insomma l’elenco di dimissionari, ruoli non ricoperti, rotazioni, spostamenti di incarichi, figure mai nominate, è talmente lungo da fare impressione e dà l’idea di uno sfascio diffuso, di un settore pubblico senza riferimenti e fuori controllo dove l’unico interesse pare quello di volere accentrare le decisioni.

Di tutta questa confusione l’esecutivo pare non curarsi, ma dal di fuori la cittadinanza si sta sempre più accorgendo che le cose non stanno funzionando come dovrebbero.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy