San Marino è in emergenza idrica

San Marino è in emergenza idrica

La Repubblica di San Marino è ufficialmente in emergenza idrica.

“Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi hanno provocato la riduzione delle risorse idriche disponibili e l’aumento delle temperature delle ultime settimane ha incrementato la richiesta di acqua per uso idropotabile – spiega in un comunicato la segreteria di Stato per il Lavoro e i Rapporti con l’Aass -. Al fine di fronteggiare efficacemente la situazione, il segretario di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, lo Sport, l’Informazione e i rapporti con l’Aass con l’ordinanza 1/2021 ha dichiarato lo stato di emergenza idrica per scongiurare il rischio di non poter garantire il sufficiente approvvigionamento per la stagione estiva“.

Tutta la popolazione del Titano, nel periodo di emergenza idrica, “è invitata a rispettare il divieto di innaffiare prati, orti e giardinilavare piazzali, scale, strade privateriempire piscineriversare acqua in cisterne e pozzi lavare veicoli, divieto che non si applica nel caso in cui l’attività sia svolta presso stazioni di servizio munite di impianti automatici“.

Inoltre, “per i trasgressori sono previste le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: qualora il trasgressore sia un consumatore uso domestico – alla prima infrazione nell’anno 150 euro, alla seconda infrazione nell’anno 500 euro, per ogni infrazione successiva alla seconda nell’anno 1.000 euroqualora il trasgressore sia un grande consumatore uso domestico o un consumatore usi diversi – alla prima infrazione nell’anno 500 euro, alla seconda infrazione nell’anno 1.000 euro, per ogni infrazione successiva alla seconda nell’anno 2.000 euro“.

Nel periodo di emergenza idrica, “la tariffa attualmente prevista per consumi delle utenze uso domestico superiori ai 30 m³/mese viene maggiorata di 20 euro per ogni m³ di acqua utilizzato eccedente i 30 m³“.

Nello stesso periodo di emergenza idrica, “l’Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici può procedere, in via coattiva, alla riduzione della fornitura di acqua nei confronti di consumatori uso diverso. Nel caso in cui il consumatore non ottemperi alla diffida di riduzione dei consumi, è irrogata al trasgressore sanzione pecuniaria amministrativa pari a 1.000 euro per la prima inosservanza nell’anno; 2.000 euro per la seconda inosservanza nell’anno e 4.000 euro per ogni inosservanza successiva alla seconda nell’anno“.

“Si fa quindi appello al senso di responsabilità di tutti i cittadini per un utilizzo consapevole della risorsa evitando usi impropri nonché sottolineando come la collaborazione di tutta la comunità sammarinese sia in tal caso indispensabile”, conclude la segreteria Lavoro.

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