Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Nicola Selva riguardante il futuro dell’Area Ex-Tiro a volo di Murata, al centro nelle scorse settimane di un acceso scontro politico.
La vicenda dell’Ex Tiro a Volo di Murata torna nuovamente al centro dell’attenzione, dopo la recente bocciatura dell’istanza d’arengo che proponeva la sua sistemazione e messa in sicurezza. Questa decisione riacutizza le preoccupazioni dei residenti, che si concentrano sulla necessità di sistemare e rendere sicuro un edificio attualmente utilizzato dalla comunità locale. C’è anche l’apprensione legata alla prospettiva di trasformare l’area in un grande albergo, il che potrebbe ulteriormente impoverire la vita sociale del castello.
L’istanza respinta aveva come obiettivo principale la salvaguardia delle attività già in corso presso l’Ex Tiro a Volo, poiché da anni queste attività si svolgono in un edificio privo delle necessarie ristrutturazioniper usufruire ancora dei locali anche con una maggiore sicurezza.
Se la motivazione del diniego è stata la possibile volontà di realizzare un albergo, l’istanza era comunque un’opportunità per sistemare l’edificio, poiché le incerte evoluzioni politiche in arrivo ritarderà alcuni anni, un eventuale impegno dell’area. Approvare l’istanza avrebbe consentito di effettuare i lavori necessari per garantire che il luogo potesse essere utilizzato nel rispetto della dignità e della sicurezza dei cittadini che lo frequentano in numerose occasioni.
Inoltre ritengo che la costruzione di un eventuale albergo, come ho sostenuto in più occasioni, potrebbe avvenire altrove, in aree già compromesse da edifici vecchi o incompiuticome l’ex Symbol, ex Panoramic, ecc, senza danneggiare l’ambiente naturale del monte.
Sono fermamente convinto che quest’area abbia una vocazione unica per valorizzare il territorio circostante. Ritengo che potenziare il sistema scolastico sammarinese, attraverso l’istituzione di un vero campus universitarioin questo luogo, arricchirebbe il territorio offrendo opportunità educative e di crescita a numerosi giovani. Integrando inoltre un nuovo centro civico, sarebbe possibile fornire servizi essenziali a tutte le associazioni ed i cittadini del paese. Questo rappresenterebbe un passo significativo, con un progetto preciso che si trasformerebbe in una vera risorsa per il paese e la comunità locale.