Comincia a prendere forma il testo della legge di bilancio che arriverà in aula la settimana prossima per essere approvato dal Consiglio Grande e Generale.
L’Informazione di San Marino: Debito pubblico, Felici taglia corto “C’e’, ma non vogliamo che aumenti” /
Legge di bilancio, rimarranno le varie una tantum, l’addizionale del 15% sull’Igr, l’imposta del 3%
sui servizi e la mimum tax, via la tassa etnica contro i frontalieri. Sì alla tassa sugli immobili
(…) A Palazzo Begni si susseguono gli incontri e questa mattina è stato il turno prima dei sindacati e poi delle giunte di Castello. “Gli interlocutori si stanno dimostrando molto attenti, c’è la chiara consapevolezza del momento impegnativo che stiamo passando”, commenta a caldo il neo Segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, sottolineando inoltre di appassionarsi poco al balletto sulle cifre del debito. “C’è e noi non vogliamo che aumenti”, manda a dire. Dunque barra a dritta sugli interventi. La legge di bilancio non si discosterà di molto da quella elaborata dal precedente governo, troppo poco tempo per confrontarsi.
Nessun grande taglio dunque, se non quelli già presenti come il 10% delle indennità. Sicuramente si interverrà sul famigerato articolo 56, quello della cosiddetta tassa etnica, che pare frutti alle casse dello Stato tra gli 8 e i 9 milioni di euro. La segreteria di Stato per le Finanze sta lavorando a una norma per annullare ogni forma di penalizzazione del
lavoratore in base alla residenza fiscale. L’ipotesi potrebbe essere quella di rimborsare al frontaliere ciò che paga in più facendo anche la dichiarazione dei redditi in Italia. Secondo le prime indiscrezioni si perderebbero circa 4-5 milioni di euro.
Rimarranno le varie una tantum, l’addizionale del 15% sull’Igr, l’imposta del 3% sui servizi e la minimum tax”. Così come la tassa sugli immobili, per la quale si studiano soglie e franchigie per la prima casa. Di certo verrà spalmata in due anni, 2013 e 2014, con l’eventualità di rinunciare alla seconda tranche qualora i conti cominciassero a migliorare. Altrettanto certi sono
la fine delle tasse straordinarie con l’entrata in vigore della riforma fiscale e la costituzione di una sede di confronto pubblico-privata, come inizialmente richiesto dagli Industriali, per una serie di progetti condivisi tanto sui risparmi quanto sullo sviluppo. (…)
Ascolta il giornale radio di oggi