Nella Repubblica di San Marino davvero potrebbe cominciare ora la svolta tanto attesa, che ponga fine al declino cominciato, per fissare una data, con la decisione a metà degli anni Novanta di depenalizzare certi reati, dando, così, un protezione ai malavitosi.
L’altra settimana, in Consiglio Grande e Generale, di fronte ad una ambigua proposta di vendita di immobili a San Marino a chiunque li voglia comprare, avanzata con modalità sospette, è scattata la reazione guidata da tre ex Capitani Reggenti: un economista, un avvocato e un ingegnere. Andrea
Zafferani (Ap), Maria
Luisa Berti (Ns), Filippo
Tamagnini (Pdcs).
E con argomentazioni ricavate dal nostro diritto e dalla nostra storia con una intelligenza ed un cultura, che temevano scomparse fra i nostri politici.
Ma anche con argomentazioni di stretta attualità: evitare il rischio di operazioni di riciclaggio di danaro sporco e impedire che i poteri forti continuino a gestire parte della classe politica.
Giustamente la presa di posizione dei tre ex Reggenti è stata salutata come l’inizio di una svolta, dai movimenti giovanili dei tre principali partiti della maggioranza.
E’ arrivato il momento di cominciare a risalire la china.